Che si voti nel 2013 o si vada a elezioni anticipate tra un paio di mesi, sarà sempre Berlusconi a guidare il prossimo esecutivo. La determinazione nelle parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervistato su SkyTg24, ha allontanato ogni dubbio sull’eventuale debolezza politica del Cavaliere investito dagli scandali, ma anche sulle ipotesi di un cambio al vertice, proprio con lo stesso guardasigilli o con Tremonti. «Penso che questo governo andrà avanti. Ritengo che per governare il Paese occorra vincere le elezioni e l’unico che le ha vinte per il campo del centrodestra è Berlusconi, che si ricandiderà e credo che rivincerà», ha concluso, escludendo qualunque forma di «investitura» politica.
Una sicurezza dimostrata anche alla richiesta di un commento sulla citazione in tribunale del presidente del Consiglio: «Non è che Berlusconi non va dai magistrati – ha spiegato Alfano - non va dai pubblici ministeri. È una strategia che la legge italiana consente all’indagato. Penso che si recherà dai giudici quando la questione li dovesse riguardare. I suoi giudici naturali, quelli precostituiti per legge, come
Cicchitto: "Richieste di Fini incompatibili con il suo ruolo, è lui che deve dimettersi"
La richiesta di dimissioni del premier Silvio Berlusconi per il caso Ruby da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, rende quest'ultimo incompatibile con la permanenza alla guida di Montecitorio. Lo afferma il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, chiedendo le dimissioni del Presidente della Camera. «Fini, avendo chiesto le dimissioni di Berlusconi - ha detto Cicchitto- dimostra di non essere affatto super partes e di conseguenza deve essere lui a dimettersi da presidente della Camera e a condurre a viso aperto la sua battaglia politica senza godere di una posizione istituzionale che di per se' invece lo pone al di sopra delle parti».
domenica 23 gennaio 2011
Alfano: "Berlusconi resterà premier" Cicchitto chiede le dimissioni a Fini
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