sabato 22 gennaio 2011

Caro Zavoli, che fare contro i tele-kamikaze?


Caro Sergio Zavoli,

ci rivolgiamo a Lei, presidente della Vigilanza sulla Rai e grande giornalista, per porle un quesito condiviso da molti lettori e telespettatori. Riguarda gli onorevoli (si fa per dire) del centrodestra che partecipano ai programmi non per esprimere le proprie opinioni, ma per farsi esplodere in studio come kamikaze, devastando il dibattito, urlando, dimenandosi, interrompendo, coprendo le voci altrui, insultando conduttore, pubblico e ospiti, oltre a logica, sintassi e pubblica decenza. Due nomi a caso: Santanchè, Sgarbi e quelli come loro. L’altra sera la signora (si fa sempre per dire) s'è presentata ad Annozero con 60 supporter: pretendeva di farli entrare tutti in studio e, quando ha scoperto che non si poteva svuotarlo per la sua claque, ha iniziato a strepitare via Ansa. Poi, appena ha aperto bocca,ha iniziato a vomitare insulti, nell’ordine, contro: Santoro, i suoi inviati, il pubblico e i giornalisti presenti (Zucconi “trombone della sinistra”). Se Santoro risponde, è fazioso: dunque zitto. Se il pubblico fischia, è fazioso: dunque zitto. Se gli ospiti replicano, sono faziosi: dunque zitti, per non alimentare la rissa. Memorabile la gag sul cellulare del premier nell’agendina di una escort: la Santanchè giura che non è quello del premier, ma quando Ruotolo lo mostra per provare che è quello, scatta la canea per l’attentato alla privacy del premier. Presidente Zavoli, la sua Commissione non fa che dettare regole, paletti, divieti, censure a conduttori, collaboratori, vignettisti, pubblico: è normale che gli unici senza regole, nei programmi Rai, siano i politici?

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