«Mi è sembrata una richiesta ragionevole - ha spiegato il democratico - quindi ci siamo aggiornati alla settimana prossima». Castagnetti ha fatto sapere che martedì verrà anche definito un calendario delle sedute della Giunta "non ordinario" rispetto al solito: «Abbiamo deciso di dedicare maggiore spazio alle sedute», che in genere invece non vanno oltre la mezz'ora prima dell'inizio dei lavori mattutini dell'Aula.
«Serviranno tuttavia un paio di settimane - ha proseguito il presidente della Giunta - non credo riusciremo a chiudere la prossima settimana anche perché tutti i membri vorranno intervenire sulla vicenda e nel nostro regolamento non ci sono limiti di tempo per i singoli interventi».
Bersani: "Non chiediamo le elezioni, ma Berlusconi lasci"
«Noi non chiediamo le elezioni anticipate, non le temiamo ma non togliamo a Berlusconi le castagne dal fuoco. È lui che deve levare dall’imbarazzo se stesso e il Paese, vada dai giudici da dimissionario e poi si rimetta alle decisioni del capo dello Stato». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, torna sul caso Ruby e sulle sue conseguenze politiche e, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se le opposizioni chiedono le elezioni anticipate, afferma: «Se arriviamo al voto è per un suo totale fallimento. Lui ha tradito l’articolo 54 della Costituzione che pretende da chi ha cariche pubbliche disciplina e onorabilità». «Berlusconi ha tradito
D'Alema insiste: "Berlusconi venga al Copasir"
Intanto, il presidente del Copasir Massimo D’Alema torna a chiedere che «come dice la legge» il premier riferisca al Comitato: «Siamo sempre in attesa, domani vediamo il sottosegretario Gianni Letta e glielo chiederemo di nuovo». «È assurdo che questo - afferma D’Alema - sia al centro di un dibattito visto che per legge il premier deve riferire periodicamente al Copasir. A noi non interessa che cosa il premier fa nelle sue case, non si tratta di curiosità malsana ma la legge attribuisce a lui delle competenze esclusive sulle quali è tenuto a riferire».
Alla Camera nasce il gruppo dei "responsabili"
Alla Camera, invece, nasce il gruppo dei "responsabili". La sua costituzione sarà formalizzata nel pomeriggio con una lettera alla presidenza della Camera e domani ci sarà l’annuncio alla stampa. I componenti saranno 20, ma si punta a ottenere una ventunesima adesione a breve. Capogruppo pro tempore dovrebbe essere Luciano Sardelli. Dopo la costituzione del gruppo, la presidenza della Camera provvederà a ridisegnare le quattordici commissioni, in sei delle quali i "responsabili" avranno due componenti. Non saranno al momento toccate invece le bicamerali, ha spiegato Arturo Iannaccone, perchè il mandato è personale: «Ma contiamo su un gesto di sensibilità, per avere un nostro rappresentante nella commissione per l’attuazione del federalismo fiscale».
Berlusconi: "Dimettermi? Ma siete matti"
«Dimissioni? Caso mai ci sarà qualcun'altro che dovrà pensarci, non certamente io. Io sono la persona offesa e credo che con me sia stata offesa la democrazia perché son cose che in uno stato democratico non si possono concepire». Silvio Berlusconi rimanda al mittente tutte le accuse e aggiunge: «Vi sembra una cosa concepibile che il premier accusato dalla sinistra di essere un dittatore abbia la propria casa spiata per un anno intero e che tutti i suoi ospiti sono stati registrati e da quel momento sottoposti a controlli telefonici continuativi. E' una cosa che non credo possa esistere in nessun Paese e non credo sia giusto che esista qui. Credo che la cosa sia stata davvero molto grave. Questo è un processo che non ha nulla da processare, questa mossa non è stata assolutamente portata sul piano giudiziario, è semplicemente una mossa portata sul piano mediatico e si rivelerà un boomerang nei confronti di chi l'ha attuata».
mercoledì 19 gennaio 2011
Caso Ruby, la Giunta rinvia l'esame Bersani: "Adesso Berlusconi lasci"
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