di Davide Vecchi
Nicole Minetti ha sempre sostenuto di aver conosciuto Ruby la notte tra il 27 e il 28 maggio in questura dove andò per prendere in affidamento l’allora minorenne Karima. I tabulati telefoni, le intercettazioni e i testimoni raccontato invece tutta un’altra storia. L’ex soubrette di Mediaset ed ex igienista dentale conosceva da tempo la marocchina. Un’amicizia vecchia di almeno due anni, raccontano i testimoni, scandita da convocazioni anche notturne. “Una volta venne a prenderla alle cinque del mattino a casa, noi dormivamo tutte. Ruby si vestì e uscì di corsa”, ricorda una sua ex coinquilina. E la marocchina parlava spesso di Nicole Minetti, “come se fosse la sua migliore amica; diceva che era gentilissima, che la rassicurava sulle sue qualità che sicuramente l’avrebbero portata a raggiungere la fama di Belen e Aida Yespica, i suoi due idoli”. Non solo, sempre secondo quanto testimoniato da una amica e ragazza della scuderia di Lele Mora, “Ruby ci raccontava che Minetti le presentava molte persone famose che avrebbero potuta aiutarla e quando ci disse che sarebbe andata a casa di Berlusconi noi le abbiamo riso in faccia”. Ci sono poi le intercettazioni sul telefono cellulare del consigliere regionale del Pdl, che confermano come la conoscenza di Ruby fosse tutto fuorché nuova e che il premier si rivolgesse a Minetti per “seguire” la giovane marocchina . É lui che chiama l’ex igienista dentale per mandarla in questura a prendere in “affidamento” la minore, è lui che riceve la telefonata della Minetti appena liberata la ragazza dopo le pressioni arrivate da palazzo Chigi. Ed è stata la stessa Ruby a raccontarlo. “Quando siamo uscite dalla Questura, Nicole mi ha detto che l’aiuto era arrivato da Silvio. Poi me lo ha passato al telefono,
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