mercoledì 19 gennaio 2011

"Mai avrei potuto immaginare di vedere orge a casa del premier"


PAOLO BERIZZI

Chiede di non mettere il suo nome ma solo le iniziali, come è riportato nei verbali delle intercettazioni che la riguardano. "Sto facendo uno stage in una società importante, sa com'è?, i colleghi, i clienti... è una cosa un po' fastidiosa". Anche se la sua identità è già uscita, per rispetto la chiameremo solo M. Ventisei anni, ex compagna di liceo di Nicole Minetti, M. in questi giorni ha lasciato Milano - dove studia e lavora - ed è tornata a Rimini a casa dei genitori. "Ho preso dei giorni di permesso - dice - voglio stare lontana almeno finché passa un po' questo casino". M., indicata nell'inchiesta come una delle testimoni chiave dei festini di Arcore, è l'amica che il 19 settembre 2010 Minetti porta a una cena nella residenza del presidente del Consiglio. La serata prosegue tra i divanetti del Bunga Bunga, il night privato del premier dove, tra palpeggiamenti, balli provocanti, travestimenti, buste piene di denaro, va in scena - ospiti una ventina di ragazze - una serata che M. in un sms inviato a un'amica definisce "allucinante". In un colloquio telefonico con Repubblica M. parla della vicenda che l'ha coinvolta.

Quando Nicole Minetti l'ha invitata a cena da Berlusconi che cosa ha pensato?
"Non mi sono posta nessun problema. Anzi, mi ha fatto piacere. Parliamo comunque di un invito a casa del presidente del consiglio. Mica potevo immaginare quello che sarebbe successo".

Minetti la invita perché siete amiche?
"Eravamo compagne al liceo, all'epoca eravamo molto amiche. Poi, finito il liceo, i rapporti si sono diradati. Quando ci siamo riviste pensavo di ritrovare la stessa Nicole che conoscevo".

E invece?
"Era cambiata. Ma l'invito a Arcore l'ho accettato lo stesso. Forse sono stata un po' leggera? Ingenua? Superficiale? Non lo so, me lo sono chiesto. Forse sì. Qualcuno potrebbe dire: eh però ci sei andata anche tu a quelle feste...".

Lei viene presentata come "quella con la doppia laurea". La Minetti la prepara alla serata avvertendola che a casa del presidente ne avrebbe "viste di ogni". La istruisce su come fare colpo e sulle tipologie di donne presenti: le "zoccole", le "sudamericane che vengono dalle favelas", quelle "un po' più serie" e le "vie di mezzo". La esorta a non fare la timida e "via andare"...
"Non è stata una serata gradevole e non sono stata a mio agio. E infatti quando mi hanno chiesto se mi ero divertita ho detto di no".

E' Berlusconi che glielo chiede.
"Sì, e devo dire che è stata una delusione. Parlo proprio della persona. Non avrei mai immaginato di vedere certe cose, ci sono rimasta male".

E' vero che lei era o è berlusconiana?
"Mai stata berlusconiana. Di centrodestra sì, ma fan di Berlusconi proprio no".

Al telefono - e lo ha poi confermato ai magistrati - lei racconta di essersi trovata in grave imbarazzo durante tutta quella serata. Di gruppi di donne che ballavano mezze nude e si facevano toccare da Berlusconi, un clima a luci rosse e lei che passa gran parte del tempo in bagno proprio per stare a distanza da quella che ha definito "un'orgia".
"Ognuno decide cosa vuole da se stessa e dagli altri. Ognuno di noi ha la sua personalità, la sua sensibilità, il suo gusto. Di certo se avessi saputo prima, a quella cena non ci sarei andata".

Dopo il Bunga Bunga ha riferito a un'amica che siete salite tutte al piano di sopra. E lì Berlusconi ha scelto chi si sarebbe fermata per la notte e chi no. E' lì che il premier le ha chiesto se si era divertita?
"Sì. E io gli ho detto la verità, e non me ne pento. Ma non sono stata un'eroina, ho fatto quello che mi sembrava normale. Anche se il padrone di casa era il presidente del Consiglio. In questi giorni mi sono letta tutti i giornali, hanno scritto che io sono l'unica testimone. Non è vero. Ci sono tante persone che, come me, hanno raccontato. Io ci sono andata solo quella sera".

Lei però è una di quelle che non c'è stata, cioè che non è stata disponibile. Questo distingue la sua testimonianza dalle altre.
"Adesso però ho paura di venire strumentalizzata. E se parli male di Berlusconi è perché sei di sinistra... E se parli con un giornale chissà poi cosa dicono... Pensavo addirittura di fare un comunicato per spiegare bene il mio punto di vista. Pensi che non mi sono presa nemmeno un avvocato".

Ma il suo racconto è stato messo a verbale.
"Tutto quello che è stato scritto nei verbali, le mie telefonate eccetera, è tutto vero ovviamente. Ma magari alcuni termini io non li uso, ma comunque...".

Che cosa pensa di questo scandalo?
"Al di là di tutto quello che fa più scalpore - insomma, scusi il termine, di tutta la m... - credo che nella sostanza ci siano delle cose pesanti che è giusto che vengano approfondite. E i magistrati lo stanno facendo".

Con Nicole Minetti siete ancora amiche?
"Macché. Dopo il 19 settembre è scomparsa".

(19 gennaio 2011)

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