venerdì 14 gennaio 2011

Referendum, bell’affare: ora deciderà l’Ammazzasentenze


di Chiara Paolin

Ma il referendum che fine fa? Si andrà comunque alle urne in primavera per decidere se abrogare la norma appena reinterpretata dalla Consulta?

Il professor Alessandro Pace, costituzionalista che segue l’Idv nel suo percorso referendario, sperava nella bocciatura in toto della norma ma è già pronto al prossimo passaggio: essendo stata modificata la materia, ora il referendum – decretato ammissibile dalla stessa Corte Costituzionale proprio alla vigilia del verdetto – dovrà tornare all’attenzione dell’Ufficio centrale per il referendum della Cassazione.

Spiega Pace: “Dobbiamo aspettare le motivazioni ma la legge è cambiata. Per chiedere di abrogarla servirà un quesito ad hoc. Anche perché un punto mi preoccupa: i giudici hanno chiarito che l’impedimento, assoluto e improrogabile, va sottoposto alla valutazione del magistrato per ogni convocazione, ma c’è quel riferimento più scivoloso all’attività di ‘preparazione continuativa e coessenziale’ del lavoro di governo su cui è necessario avere altri dettagli prima di decidere come reagire davanti all’Ufficio per il referendum”.

’organo, composto da 52 membri, dovrà stabilire se la domanda che Di Pietro voleva fare agli italiani sia ancora valida. E tra i giudici spicca un nome: Corrado Carnevale, proprio lui, un tempo soprannominato ‘l’ammazzasentenze’.

Grazie a una legge del Governo Berlusconi, dopo l’assoluzione dal processo che lo aveva messo fuori gioco, a 80 anni è tornato a giudicare ed è il componente più anziano del collegio. “La situazione è cambiata. Ci riuniremo”, spiega al Fatto, “per valutare se il quesito formulato può essere riadattato alla legge modificata dalla Consulta, oppure se è venuta meno l’attualità”

La Cassazione potrebbe anche decidere di fermare il referendum invocando la diversità della legge dopo il passaggio alla Consulta. In questo caso il comitato promotore avrebbe la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione tra le Corti.

Dal pasticcio si può però uscire dialogando con i comitati: “La Cassazione potrebbe convocarci chiedendo di riformulare il quesito per adattarlo alla nuova versione della legge – suggerisce Pace –. Così sarebbero gli italiani a decidere sul legittimo impedimento”.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

AHI! SI METTE MALE! CORRADO CARNEVALE E' QUEL MAGISTRATO DELLA I^ SEZIONE DELLA CASSAZIONE, CHE DEFINI' GIOVANNI FALCONE (DICO: GIOVANNI FALCONE) UN CRETINO!
INOLTRE, E' ANCORA IN PISTA, A 80ANNI SUONATI, GRAZIE A UNA LEGGINA DEL GOVERNO BERLUSCONI: LA VEDO NERISSIMA!