mercoledì 12 gennaio 2011

Rischi e pericoli del nucleare


Ho già spiegato la mia posizione sul cosiddetto Forum Nucleare, spiegando come costoro mistifichino la realtà forti dell’appoggio delle lobby economiche che pagano profumatamente la loro campagna di disinformazione. Questa lettera pubblicata oggi dal quotidiano Il Fatto illustra bene il pensiero di moltissimi cittadini italiani sulla questione. E’ di una cittadina preoccupata. Gli stessi cittadini che daranno forza al referendum proposto dall’Italia dei Valori per ri-abrogare (dopo la vittoria di 20 anni fa) il nucleare in Italia.
Posizioni come questa sono, nel nostro Paese, maggioritarie ma trovano poco spazio sugli altri quotidiani che spesso sono finanziati proprio dalle aziende della lobby nuclearista.

Rischi e pericoli del nucleare
Stimato Direttore, stamani a "Prima Pagina", la telefonata di un ascoltatore ci ha informati che Green Peace ha reso noto quanto è accaduto in una miniera del Niger, che appartiene al gigante nucleare francese Areva, dove 200.000 litri di fanghi radioattivi si sono riversati nel suolo circostante, ovviamente contaminandolo e producendo un incalcolabile danno ecologico. Nessuna testata italiana (sembra!) ha dato la notizia che in un Paese normale, avrebbe sicuramente meritato la prima pagina.
Quindi, a proposito del futuribile nucleare in Italia, il "riconvertito" Sig. Chicco Testa, che sta inviando subdoli spot a go-gò (si presume a nostre spese!) nei cinema, sugli schermi televisivi e occupando paginate intere di giornali, ci dovrebbe anche illuminare sull'"insicurezza" delle scorie e del raccapricciante pericolo che le stesse rappresentano per l'intera umanità.
Sappiamo quali enormi interessi economici si nascondono dietro a progetti così impegnativi ed onerosi e sappiamo anche quanto il nostro Paese sia inadeguato, per l'improbabilità della sua classe dirigente e della "nostrana" malavita, sempre in agguato, quando girano somme di denaro ingenti. Abbiamo o no il sacrosanto diritto d'esserne gravemente preoccupati e soprattutto speranzosi che il nucleare sia finalmente bandito dall'Italia e, forse utopistica-mente, dall'intero pianeta?

Marina Benaglia

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