lunedì 10 gennaio 2011

Tribunali dei minori, l'Idv denuncia "Li hanno abrogati". Calderoli: "Non è vero"


"Svista o malafede? In entrambi i casi un pasticcio. Alla faccia della semplificazione legislativa che si voleva creare". A sollevare il caso è il capogruppo alla Camera dell'Idv Massimo Donandi che chiama in causa il ministro leghista Roberto Calderoli e il suo provvedimento taglia leggi. Un'iniziativa che, sostiene Donadi, ha avuto come conseguenza, voluta o meno è da capire, l'abrogazione del decreto istitutivo dei tribunali per i minori. "Un mero errore informatico già corretto in Gazzetta Ufficiale", risponde pacatamente il ministro Calderoli.

Questo l'iter della questione. Il decreto legislativo 212 del 13 dicembre 2010 (uno dei famosi provvedimenti taglia-leggi) abroga il regio decreto 20 luglio 1934, quello sull’istituzione e funzionamento dei tribunali per i minorenni ma non la legge di conversione 835 del 27 maggio 1935. Due gli scenari disegnati da Donadi: il primo è che Calderoli abbia "maldestramente" abrogato i tribunali minorili dal 16 dicembre. Il secondo, invece, prevede effetti meno drastici perché si suppone che l’abrogazione del decreto non intacchi la legge di conversione.

In verità, spiega Calderoli, "nell'allegato al decreto legislativo 212 del 2010, cosiddetto taglia-leggi, sono stati indicati per un mero errore informatico, riferimenti parziali che avrebbero potuto far pensare che ci riferisse al regio decreto legge istitutivo dei Tribunali per i minorenni. Per riparare al suddetto errore informatico è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7/1/2011 una nota correttiva che chiarisce che non è avvenuta nessuna abrogazione in relazione al Tribunale dei minorenni".

Una spiegazione che taglia la testa alle paure espresse da Donadi che aveva parlato di conseguenze giuridiche devastanti. Adombrando la possibilità che in pratica non sarebbero più valide le sentenze emesse dal 16 dicembre in poi, quindi affidamenti, adozioni, provvedimenti sulla potestà dei genitori e tanto altro. "Una vera catastrofe giuridica e umana - spiega Donadi - Anche se il governo dovesse successivamente rimediare reintroducendo la norma, si andrà incontro ad un mare di ricorsi che creerebbe disfunzioni e contenziosi per anni".

(10 gennaio 2011)

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

PASTICCIONI O CI PROVANO SEMPRE?

Unknown ha detto...

Lo sappiamo che è quello delle porcate.
Cristiana