“Il denaro – diceva uno spettacolare Michael Douglas in Wall Street – non dorme mai”. Nel nostro caso, simpaticamente, si traveste anche da poliziotta e da infermiera. Fra i piccoli grandi dettagli che in queste ore vengono rimossi con cura dai pretoriani mediatici incaricati dell’operazione Lifting mediatico per “culo flaccido”, c’è il particolare non indifferente dei bonifici. Ovvero dei pagamenti che – anche dopo l’inizio dell’inchiesta, e persino dopo la pubblicazione delle prime intercettazioni – continuano a confluire generosamente sui conti correnti delle mantenute dell’Olgettina.
Fra i dettagli che gli oppositori di sua maestà (su tutti il campione di trasparenza, il noto guerrigliero bersaniano Andrea Orlando) tralasciano di ricordare, quando si fanno scudisciare da Daniela Santanchè a Porta a Porta, c’è la figura quasi letteraria del ragionier Spinelli, quello che intrattiene la contabilità delle seratine e delle prestazioni, quello che si vedeva arrivare davanti Ruby come una iena (“Mi servono solo 5 mila euro, ma subito!”), quello che erogava 10 mila euro al mese alla pia fanciullina Alessandra Sorcinelli, uno stipendio da manager. Fra le cose che stranamente non colpiscono l’attenzione degli oppositori esangui, c’è la meravigliosa dichiarazione di Barbara Faggioli, trovata con trentamila euro sotto il cuscino: “Sono soldi miei, i risparmi di una vita”.
Insomma, fra risparmi ortopedici e vitalizi siliconati, fra stipendi del gruppo e bonifici a prestazione, se ci si chiede come mai il corpo di ballo di Arcore non abbia abbandonato il suo Papi, e un coro di opinionisti incuranti del ridicolo continui a spiegarci che il Bunga bunga è una barzelletta spiritosa, e che le minorenni erano lì per parlare di filosofia hegeliana, il motivo è molto semplice. Silvio continua a pagare, e anche generosamente. Un bonifico, come è noto, allunga la vita.
Il Fatto Quotidiano, 30 gennaio 2011
lunedì 31 gennaio 2011
Un bonifico allunga la vita
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