di Marco Travaglio
Inutile negarlo, abbiamo preso un “buco”. E dal Giornale di Sallusti (quello che parla con Cavour e Garibaldi in tv). Abbiamo cercato in lungo e in largo le foto che dovevano smentire B. sulle “feste innocenti ed eleganti” ad Arcore e a villa Certosa, e invece sono arrivati prima i segugi del Giornale: quelli che han bivaccato per un annetto tra Montecarlo e Saint Lucia, che Maurizio Porro voleva distaccare a Mantova per dare una ripassatina alla Marcegaglia (nel frattempo rientrata nei ranghi), e che ora, rientrati sul suolo patrio, han dato a tutti una bella lezione di giornalismo investigativo.
Con comprensibile soddisfazione, lo zio Tibia è lieto di annunciare in esclusiva mondiale: “Ecco le foto… Le abbiamo rintracciate e regolarmente comprate… Ragazzi e ragazze ospiti in una delle ville più belle del mondo in uno dei posti più belli del mondo. Ridono e scherzano tra loro, si fanno immortalare al fianco del presidente del Consiglio… Su queste immagini si sono costruite leggende metropolitane, evocate orge e altre cose simili”, insomma un odioso “gioco al massacro innescato da pm spioni e alimentato da giornali senza scrupoli”.
Segue intervista del segugio alla “ragazzina spaventata e offesa” che le ha scattate e vendute, Roberta, l’amica del cuore di Noemi, che con lei trascorse la settimana di Capodanno 2008-
Siccome allora le due erano minorenni, ce ne sarebbe abbastanza per sbugiardare B che giurò a Vespa “mai frequentato minorenni”.
Ma non sottilizziamo. Anche perché forte è l’emozione nello scorrere le foto di questa ragazza un po’ sovrappeso che avvinghia il Cainano per la foto ricordo, fa le boccacce con Noemi e immortala scene da campo rom tipo il giaciglio in disordine e la padella con qualche fetta di pane raffermo.
Ancor più prorompente la commozione nell’apprendere dalla viva voce della supertestimone, pagata e intervistata dal Giornale del premier, che il premier è un gran signore: “Sempre comportato correttamente, nessuna avance, mai… semplici cene con canzoni, balli, barzellette. Poi due chiacchiere e tutti a nanna”.
Soldi? No, anzi sì, ma solo “2 mila euro” più “i soliti regali che in genere uno zio fa a una nipote”. Oddio, ma non bastava Mubarak come zio? Roba da toccarsi. A parte lo sputtanamento di un vecchio latrin lover che invita 40 ragazze per Capodanno e poi si limita alle barzellette, bisognerebbe fare causa alla Minetti, che prima di una festa “briffava” l’amica con queste parole: “Ne vedrai di ogni. Ci sono varie tipologie di persone: la zoccola, la sudamericana, quella un po’ seria, la via di mezzo e poi io che faccio quel che faccio”.
Il premier ci perdoni se insistiamo: ma è proprio sicuro che tutti quei soldi spesi per queste foto servano alla Causa? Abbiamo come l’impressione che il formidabile scoop di Sallusti sia l’ennesimo autogol che i signorini grandi firme di Arcore stanno insaccando nella porta del padrone. Perché da ieri le altre foto, quelle osè, che naturalmente esistono e terrorizzano Papi, assumono un rilievo ancor più pubblico di prima: nessuno, uscite queste, potrà più menarla con la privacy se usciranno le altre. No, Cavaliere, così non si può andare avanti. Ma l’ha visto Ferrara al Dal Verme, sotto le mutande appese, che urla come un ossesso “voglio il Berlusconi del ’94 che va in tv col contraddittorio, non è mica Breznev!”. Glielo ricorda lei che non è mai andato in tv col contraddittorio, o dobbiamo pensarci noi? L’ha visto il ministro
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