Il capo della Farnesina ha poi aggiunto: "Prima se ne va meglio è". Nel frattempo il ministro degli Esteri francese ha parlato con il capo dell'opposizione
In Libia prosegue la guerra civile. Il bollettino delle vittime si aggiorna di ora in ora. Il rais, asserragliato nel bunker di Tripoli, ordina attacchi violenti sui rivoltosi. Prima con missili sulla folla, poi con i tank. La tensione resta altissima. E ancora oggi sono state molte le reazioni internazionali. A partire da quella del ministro degli Esteri, Franco Frattini, per il quale “Gheddafi ormai è over” perché “un regime che continua a sparare sulla folla e a uccidere i suoi connazionali non può più essere interlocutore per la comunità internazionale”. E dunque “prima il regime finisce meglio è”. Il capo della Farnesina spiega poi che l’ipotesi di una “no fly zone” potrebbe essere utile anche se, ricorda, “occorre naturalmente una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Il ministro ricorda poi l’avvio della missione umanitaria al confine con
Sceglie, invece, la via della prudenza il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. “La situazione libica è la più complessa, la più difficile, la più intricata”. Quindi spiega: “Noi la stiamo seguendo con estrema attenzione, tenendo conto degli interessi strategici italiani in Libia e delle partecipazioni di investitori libici in aziende italiane”. Mantovano cita poi Tremonti: ” Come ha ricordato il nostro ministro dell’economia, immaginiamo per un momento che gli investitori libici ritirassero tutte le loro partecipazioni nelle aziende italiani in cui si trovano, penso per tutte all’Unicredit, che è partecipata per oltre il 7%. Quale sarebbe l’effetto? Allora quella che qualche esponente dell’opposizione italiana chiama inerzia, dal mio punto di vista è una comprensibile cautela, prudenza, che non fa trascurare il profilo importante e prioritario del rispetto dei diritti umani, ma fa tener conto di un quadro estremamente complesso”.
E di investimenti esteri, scrive oggi il quotidiano spagnolo Abc, in un articolo in cui si ricostruiscono le attività di Muammar Gheddafi e del suo clan in Costa del Sol, una delle zone di maggior interesse. Il giornale spiega che sul litorale di Malaga l’intenzione dei familiari era costruire circa 2mila appartamenti nella tenuta “
Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, ha invece avuto un colloquio telefonico con Abdel Fatah Younes, del Consiglio nazionale dell’opposizione libica. I due hanno parlato della situazione umanitaria in Libia e alle sue frontiere, oltre che della situazione interna. Il ministro, inoltre, “ha ricordato che
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