WASHINGTON (USA) – Dopo una settimana di «Alba dell’Odissea» è possibile fare un primo bilancio delle operazioni militari in Libia. Come previsto, la coalizione ha neutralizzato aviazione e gran parte del sistema missilistico – peraltro obsoleto – e ha impedito il tracollo dei ribelli. L’apparato del colonnello, pur colpito, ha tenuto ed è in grado di minacciare numerosi centri abitati. La protezione dei civili – obiettivo dichiarato della campagna – è garantita solo nella regione Est.
I MISSILI – Gli alleati hanno eliminato radar, centri comando e batterie di missili Sam 2 e Sam 5, gli ordigni capaci di raggiungere quote più alte. Rimangono sistemi mobili sistemati su blindati e missili usabili da un solo uomo. Vi sono centinaia di vecchi Sam 7 ma anche i più moderni Sa 24 russi.
I GOVERNATIVI – Il colonnello può contare sui 15-20 mila uomini inquadrati in alcune unità speciali. Le migliori sono
I RAID – I jet della coalizione hanno aumentato gli attacchi sui reparti che si avventurano in campo aperto e tentato di centrare i corazzati che aprono il fuoco sulle località ribelli. La logistica del regime ha mantenuto un livello discreto fino a pochi giorni fa. Lo testimonia il gran numero di camion porta-carri usati per trasferire i corazzati da Sirte fino alle porte di Bengasi. Non è chiaro quanti ne abbiano ancora. Per la coalizione resta, però, la questione di fondo: senza il ricorso alle forze di terra sarà impossibile “ripulire” il territorio.
I RIBELLI – Hanno poche armi, solo un nucleo ridotto di ex soldati sa come tenere in mano un fucile. Servono organizzazione e quadri intermedi. Quindi dovranno trovare l’equipaggiamento. Sembra che qualcosa sia arrivato dall’Egitto, gli Usa stanno considerando di aiutarli e così i francesi. Nelle caserme della Cirenaica conquistate dai “rivoluzionari” c’erano solo vecchi tank e qualche blindato. Quanto ai porta-carri hanno quei pochi catturati ai governativi. Dunque il loro raggio d’azione è limitato. Il mezzo base resta la jeep o il camioncino su cui hanno installato le mitragliere anti-aeree. Con questi veicoli possono andare veloci ma se incontrano le unità lealiste devono aspettare – e sperare – che gli alleati le bombardino.
Guido Olimpio
27 marzo 2011
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