mercoledì 2 marzo 2011

Libia, l’esercito bombarda a ovest di Bengasi. Gheddafi: “Dal 1977 non ho poteri”


Controffensiva del regime di Gheddafi. In Libia sono in corso da questa notte intensi bombardamenti degli aerei del regime di Muammar Gheddafi sulla città di Marsa el Brega, in Cirenaica, a cento chilometri a ovest di Bengasi. Lo hanno riferito testimoni oculari ad al Arabiya. Le forze del regime vogliono riprendere il controllo, ma i manifestanti non cedono. L’esercito di Gheddafi, partendo dall’aeroporto della città costiera, ha bombardato intensamente con carri armati e artiglieria pesante le roccaforti dei rivoltosi, con combattimenti feroci vicino al porto come hanno raccontato alcuni testimoni oculari. Secondo alcune fonti le truppe di Gheddafi sarebbero penetrate in città ma l’inviato di Al-Jazeera a Brega ha riferito che i ribelli hanno respinto l’attacco e mantengono il controllo del centro abitato.

E’ andata diversamente in altre città, dove le truppe fedeli al colonnello Gheddafi hanno ripreso il controllo di due centri della Tripolitania, Gharyan e Sabratha. Anche le altre città della parte occidentale della Libia sono sotto il controllo di Gheddafi e il regime sta trattando con le tribù locali.

LE PAROLE DI GHEDDAFI – Intanto il colonnello appare nuovamente in pubblico a Tripoli, in un discorso tv in occasione del trentaquattresimo anniversario “dell’instaurazione dell’autorità del popolo”. “Il futuro della Libia è nelle mani del popolo libico. Dal 1977 ho consegnato il potere alle commissioni del popolo libico. La comunità internazionale deve accettare il fatto che in Libia non c’è presidente che esercita il potere, perché il potere è nelle mani del popolo”. Gheddafi ha aggiunto di non essere lui a fare le leggi: “Le leggi sono emanate direttamente dal popolo attraverso i comitati popolari, non sono io a firmarle. In tutti questi anni io ho solo dato indicazioni di indirizzo – ha aggiunto – Ho fatto la mia rivoluzione nel 1969 e ho dato il potere al popolo, ho controllato lo svolgimento dei lavori dei Comitati popolari e ho cercato di creare i sindacati”.

LE REAZIONI UE – Dopo le sanzioni, l’Unione europea spiega chiaramente la sua posizione sul dittatore libico: “E’ tempo che Gheddafi se ne vada”, ha detto il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso.

2 commenti:

Francy274 ha detto...

Ma cos'è? Il vizio di dei dittatori di dire che non hanno poteri!?
Chi è il maestro di chi? Berlusconi di Gheddafi e Putin o viceversa?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Effettivamente è un ritornello molto ipocrita, per il quale io dico che non sono sani di mente.