martedì 1 marzo 2011

Quella maledetta notte in questura. L’interrogatorio del capo di gabinetto Ostuni


Pubblichiamo integralmente l’interrogatorio del capo di gabinetto della questura di Milano Pietro Ostuni, reperibile la sera del 27 maggio del 2010, quando Ruby viene fermata e portata in questura. Il capo di gabinetto racconta di aver ricevuto la telefonata da uno degli uomini della scorta del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, “verosimilmente appartenente ai servizi segreti”, come spiega il funzionario di polizia. Al telefono gli viene poi passato Berlusconi che gli segnala che in questura c’è una ragazza che era stata segnalata al presidente come nipote di Mubarak. Berlusconi dice a Ostuni che un consigliere parlamentare, la signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. Nell’interrogatorio, Ostuni viene più volte messo di fronte alla inverosimiglianza delle sue affermazioni.

Il giorno 30/10/2010 alle ore 12:50 in Milano negli uffici della Procura della

Repubblica siti in Milano piazza Umanitaria n. 5 -stanza 414 – avanti ai Pubblici

Ministeri dott.ssa Ilda BOCCASSINI (Procuratore della Repubblica Aggiunto) e

dott. Antonio SANGERMANO (Sostituto Procuratore della Repubblica) – in

relazione al fascicolo di cui in epigrafe, presente:

Dott. OSTUNI Pietro, nato ii 29/3/1960 a Altamura. residcnte a Sesto San Giovanni.

Preliminarmente il predetto viene avvertito dell’obbligo di riferire cio che sa in

relazione ai fatti sui quali viene sentito ed altresì delle conseguenze penali cui

può incorrere ex art. 371 bis c.p. ne1 caso in cui renda dichiarazioni false ovvero

taccia, in tutto o in parte, cio che sa sui fatti medesimi.

Si da atto inoltre che sono presenti:

- sig.ra Roberta Tomasi e sig.ra Rossana Tomasi. stenotipiste, per la redazione

del presente verbale, gift incaricate con precedente atto;

DOMANDA: Dottor Ostuni, quale funzione svolge?

RISPOSTA: sono un fimzionario di Polizia. lavoro presso Ia Questura di Milano

e dal 1 ottobre 2004 rivesto rincarico di capo di Gabinetto.

DOMANDA: Può spiegare sinteticamentc in che cosa consiste il lavoro di capo

di Gabinetto?

RISPOSTA: A parte occuparmi dell’organizzazione in generate della Questura,

sovrintendo e organizzo tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica che ci sono

su Milano. Poi ho le rcsponsabilita della Segreteria di Sicurezza; la Segretaria di

Sicurezza e quella che gestisce tutte le personalita, possono essere sia politiche

che di altra natura, perche la Segreteria di Sicurezza gestisce anche le misure di

protezione aile varie personalita a rischio.

DOMANDA: Lei ricorda se il 27 rnaggio 2010 era a Milano ed in particolare nel

corso della giomata quale stato il suo orario di lavoro?

RISPOSTA: Io quel giorno ero a Milano, ho fatto normalmente orario di ufficio.

La mattina sono stato in ufficio dalle 8.00 alle 14.00, circa, piu o meno gli orari

che orari che faccio norrnalmente. Poi credo di essere rientrato, come spesso

accade. intomo aile 17.00 del pomeriggio e poi di essere andato via alle

20.00/20.15, più o meno questi sono gli orari che ho fatto quel giomo

DOMANDA: Lei ricorda se in quella giornata è successo qualcosa di particolare,

che le è rimasto nella memoria?

RISPOSTA: No, nel corso del mio orario di ufficio sicuramente no.

DOMANDA: E dopo il suo orario di ufficio lei ha memoria di essere stato

chiamato, in ragione ovviamente di motivi di lavoro, da funzionari o comunque

appartenenti alia Polizia di Stato o esterni alla Polizia di Stato?

RISPOSTA: Appartenenti alla Polizia di Stato, no. Intomo alle 23.00/23.15 del

27/5/2010, io ero gia a letto, ebbi a ricevere una telefonata sul mio cellulare, una telefonata da uno degli addetti al servizio di scorta del Presidente del Consiglio, Cavaliere Silvio Berlusconi.

DOMANDA: Puo riferire nel dettaglio quale è stato il conlenuto di questa

telefonata e, in primis, chi fosse l’addetto alla sicurezza che lo ha chiamato quel

giorno intomo alle ore 23.15?

RISPOSTA: L ‘addetto alla sicurezza che mi chiamò si chiama Ettore Estorelli,

un ex appartenente alla Polizia di Stato attualmente in servizio presso la

Presidenza
del Consiglio; non so in quale organismo, verosimilmente nei servizi

segreti.

DOMANDA: Ci riferisca la telefonata.

RISPOSTA: Premetto che io, in ragione proprio della mia professione e del ruolo

che ricopro all’interno della Questura, sono in pratica reperibile h24, e che mi

impone di tenere acceso il cellulare sempre. Per quanto riguarda ii contenuto

della telefonata si è svolta nel modo seguente: il primo interlocutore era appunto

l’addetto alla sicurezza, che mi disse “Dottore, le passo il Presidente del

Consiglio perche c’è un problema “. Subito dopo ii Presidente del Consiglio mi

ha detto che vi era in Questura una ragazza di origine nordafricana, che gli era

stata segnalata come nipote di Mubarak, e che un Consigliere parlamentare, la

signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. La telefonata finì cosi.

DOMANDA: E lei dopo questa telefonata che cosa ha fatto?

RISPOSTA: Ho contattato pertanto il funzionario di tumo presso l’UPG,

Dottoressa Iafrate, ta quale mi confenno che stavano trattenendo in Questura una

ragazza nord africana e che tra raltro la stavano per rilasciare in quanto non vi

era posto in comunita di accoglienza.

DOMANDA: Lei come ha fatto a contattare il funzionario di turno?

RISPOSTA: L’ho chiamato sui cellulare.

DOMANDA: Ma lei come ha fatto a sapere che si trattava proprio della

Dottoressa Iafrate, visto che ci sono quattro funzionari che si altemano al servizio

dell’UPG?

RISPOSTA: Se non ricordo male ho chiamato prima in centralino e mi sono fatto

dire chi fossc il funzionario di turno quella notte. Dopodiche ho saputo che si

trattava della Dottoressa Iafrate e l’ho chiamata sul cellulare.

DOMANDA: Ma lei alla Dottoressa Iafrate aveva detto che aveva saputo dalla

Presidenza del Consiglio che era stata fermata e attualmente si trovava nci locali

della Questura di Milano una ragazza minorenne di origine nord africana. nipote

del Presidente Mubarak?

RISPOSTA: Si. l’ho riferito alla Dottoressa Iafrate.

DOMANDA: Ma lei quando ebbe a ricevere la telefonata del Presidente del

Consiglio, quest”ultimo le disse che si trattava di una ragazza di origine nord

africana e minore?

RISPOSTA: No, il particolare che fosse minore non lo ricordo, mi disse però che

si trattava di una persona senza documenti.

DOMANDA: Mi scusi Dottor Ostuni, ma se lei nel riferire la telefonata

che ha avuto con il Presidente del Consiglio ha detto che quest’ultimo le aveva

precisato che c’era un Consigliere parlamentare, la signora Minetti, disponibile a

prendere in affido la predetta persona, com’è pensabile che non le abbia detto che

si trattava di un minore?

RlSPOSTA: La parola ‘minore’ non fu pronunziata, anche se era implicito che si

trattasse di una minorenne perché si parlò di affido di una persona priva di

documenti.

DOMANDA: La Dottoressa Iafrate che altro le riferì rispetto a questa ragazza

che si trovava in Questura priva di documenti?

RISPOSTA: La Dottoressa Iafrate mi riferì che vi era stato un intervento della

Volante del turno precedente, in strada, a seguito di una richiesta e che la ragazza

era stata portata in Questura.

DOMANDA: Lei ha chiesto cosa stessero facendo rispetto a quella ragazza?

RISPOSTA: La Dottoressa Iafrate mi rispose che la ragazza “era giù” e io ne

dedussi pertanto che si trovava negli uffici del fotosegnalamento. Da li ho avuto

numerosi contatti con Ia Dottoressa Iafrate per accertarmi come la situazione si

stava evolvendo.

DOMANDA: Lei tutto quello che apprendeva dalla Dottoressa Iafrate lo ha poi

comunicato a1 Presidente del Consiglio?

RISPOSTA: Nel corso della serata ho avuto un paio di contatti, almeno credo.

cellulare su cellulare, con il su nominato addetto alia scorta del Presidente del

Consiglio, Ettore Estorelli, al quale dicevo che la ragazza sarebbe stata rilasciata

in quanto si stavano ultimando gli accertamenti, e nell’ultima telefonata l’ho

rassicurato dicendogli che la minore veniva affidata al Consigliere parlarnentare

Minetti, che poi l’indomani mattina ho scoperto essere i1 Consig1iere regionale

Nicole Minetti.

DOMANDA: Quando lei dice ‘cellulare su cellulare’, vuol dire che ha utilizzato il cellulare suo di servizio che ha teste indicato e che l’altro cellulare era quello

che possedeva l’addetto alla sicurezza, signor Estorelli?

RlSPOSTA: Si. E’ proprio cosi.

DOMANDA: Lei, una volta ricevuta la telefonata tramite l’agente di scorta del

Presidente del Consiglio, oltre a prendere contatti direttamente con il funzionario

di tumo in Questura, ha notiziato della telefonata con il Presidente il Questore di

Milano e la segreteria del capo della Polizia?

RISPOSTA: Ho notiziato immediatamente il Questore di Milano avvertendolo

che avevo ricevuto una telefonata dal Presidente del Consiglio, che mi faceva

presente che in Questura si trovava una ragazza e che era la nipote di Mubarak.

Il Questore ha preso atto di questo, pregandomi di fargli sapere come si evolveva

la situazione.

DOMANDA: Nel corso delle telefonate che lei ha avuto con la Dottoressa Iafrate

era stato messo al corrente che Ia minore non era di origine egiziana, che si

chiamava El Mahroug Karima e che quest’ultima aveva escluso di essere una

parente del presidente?

RISPOSTA: Ricordo perfettamente che la Dottoressa Iafrate mi aveva escluso

che la minore potesse essere egiziana perché era stato verificato che era una

ragazza di origine marocchina, che si chiamava Karima El Mahroug:

sinceramente non mi ricordo che la Dottoressa Iafrate mi disse che la ragazza

avesse escluso che era parente di Mubarak.

DOMANDA: Le faccio presente che la Dottoressa Iafrate, sentita in qualità di

persona infomata, ha invece precisato che lei fu messo al corrente che la ragazza

avesse escluso qualsiasi parentela con Mubarak, anzi la Dottoressa Iafrate ha

precisato di averle riferito anche che i genitori della ragazza. Interpellati, avevano

escluso categoricamente che ci fosse tale tipo di parentela. A fronte di queste

precisazioni fornite dalla sua collega, leiè in grado di ricordare meglio?

RISPOSTA: Prendo atto che la Dottoressa Iafrate ha dichiarato di avermi detto

questo particolare, io sinceramente continuo a non ricordarlo. Ricordo invece che

mi fu detto che i1 padre della minore faceva l’agricoltore in Sicilia.

DOMANDA: Dottor Ostuni, sembra veramente inverosimile che lei non abbia

saputo dalla Dottoressa Iafrate la circostanza teste indicata, anche perche lei ha

ammesso di aver saputo ad un certo punto le generalità della minore e quindi il

fatto che era nata in Marocco.

RISPOSTA: Ripeto, ribadisco che sinceramente non ricordo che mi fu detto che

la ragazza aveva negato di essere parente del Presidente egiziano. Così come

anche il padre. Ricordo perfettamente che mi fu detto che aveva origine

marocchina e che il padre faceva l’agricoltore.

DOMANDA: Ammesso che sia credibile quello che lei ci sta dicendo. Ma

avendo già a sua disposizione due elementi: che la ragazza era marocchina e che

il padre faceva 1′agricoltore, le è sembrato possibile che potesse essere vera la

notizia che le era stata fornita dal Presidente Silvio Berlusconi e cioe che si era in

presenza di una parente del Presidente egiziano?

RISPOSTA: Certamente, no. Io ero convinto. sulla base delle notizie che

ricevevo dalla Dottoressa Iafrate, che la minore che tenevamo in quel momento

in Questura, priva di documenti, non potesse essere in alcun modo parente del

Presidente egiziano.

DOMANDA: Questa sua certezza, e cioe che le era stata riferita una circostanza

non vera l’ha riferita quella notte al Questore di Milano per chiedere consiglio,

per veriticare insieme alla massima autorità milanese che cosa si dovesse fare

rispetto aile notizie che pervenivano da Roma?

RISPOSTA: No. L’ho infonnato la mattina successiva.

DOMANDA: Nei contatti telefonici che lei ha avuto in primis col Presidcnte

Silvio Berlusconi e poi col suo addetto alla sicurezza, ha riferito che comunque il

rilascio della minore era condizionato dall”assenso del Pubblico Ministero presso

la Procura dei Minori?

RISPOSTA: No. Di fatti procedurali non ne ho parlato né con il Presidente

Berlusconi né tantomeno con la sua scorta.

DOMANDA: E’ evidente dagli atti che poi la minore era stata affidata alla signora

Minetti. Lei. comunque. visto che ha ammesso di non aver creduto alla storia

della nipote di Mubarak ha redatto una relazione di servizio con la quale ha

estemato le sue certezze e i suoi dubbi al suo diretto superiore, ovviamcnte al

Questore. oppure direttamente o indirettamente al capo dellaPolizia?

RISPOSTA: No, non l’ho redatta.

DOMANDA: Può spiegarne le ragioni?

RISPOSTA: Ne ho parlato a voce con il Questore di Milano.

DOMANDA: Le risulta che il Questore di Milano abbia relazionato per iscritto

rispetto alla vicenda della minore?

RISPOSTA: No, non mi risulta.

DOMANDA: Lei quindi riteneva che una volta che aveva relazionato a voce il

Questore il giorno dopo e seguito l’iter della procedura chiedendo notizie la

Dottoressa Iafrate
, era inutile che si relazionasse per iscritto?

RISPOSTA: Si, ho ritenuto cosi.

DOMANDA: E quindi capisco che non ha richiesto a chicchessia una relazione

riepilogativa della vicenda della minore El Mahroug Karima?

RISPOSTA: No, ribadisco, non ho richiesto nessuna relazione, anche se mi è

pervenuta Ia mattina successiva sui mio tavolo una relazione a firma della

Dottoressa Iafrate.

DOMANDA: Per quale motivo Ia Dottoressa Iafrate ha sentito la necessità di

fare una relazione sulle circostanze dell’affidamento della minore? Lei mi vuol

dire che per prassi lei riceve quotidianamente relazioni da parte dei funzionari di

turno all’UPG ogni qualvolta siano fennati per strada dei minori?

RISPOSTA: Si, questa è la prassi, nel senso che le annotazioni relative agli

interventi vengono ordinariamente inviate all ‘ufficio di Gabinetto, mentre con

riferimento alla relazione redatta dalla Dottoressa Iafrate, fa stessa fu estesa in

considerazione della vicenda. Io non ricordo se nel caso in questione sia stato io

nel corso della notte a chiedere alla Dottoressa Iafrate di redigere poi una

relazione. Sta di fatto che io la mattina del 28 maggio mi sono trovato sul tavolo

la relazionc che l’Ufficio mi mostra.

L’Ufficio da atto che il Dottor Ostuni legge il documento e conferma che si tratta

proprio della relazione redatta dalla Dottoressa Iafrate.

DOMANDA: Come mai in questa relazione non vi è traccia della teletonata

ricevuta dal Presidente del Consiglio, dei contatti durante la notte con gli addetti

alla sicurezza del Presidente del Consiglio circa gli sviluppi della vicenda che

riguardava la minore? Come mai ne1la relazione non vi è traccia del fatto della

parentela con il Presidente Mubarak?

RISPOSTA: Premetto che alla Dottoressa Iafrate io dissi che avevo ricevuto una

notizia dalla Presidenza del Consiglio che mi informava della presenza nella

nostra Questura di una ragazza di origine nord africana e che era nipote del

Presidente Mubarak. Per rispondere alla vostra domanda, posso solo dire che

non so le ragioni per le quali Ia Dottoressa Iafrate non ha specificato nella sua relazione questi particolari.

DOMANDA: Dottor Ostuni, ma nel momento in cui la Dottoressa Iafrate a suo

dire non ha pensato di dover puntualizzare questi punti nella relazione, e visto

che lei ha poc’anzi confermato che la relazione era stata fatta perché si trattava di

un caso particolare, perché non ha ritenuto di convocare la Dottoressa Iafrate e

farle fare una relazione piu dettagliata, che contenesse i due punti, e cioè della

telefonata ricevuta dalla Presidenza del Consiglio e del fatto che era stato

sostenuto da1 Presidente del Consiglio che si trattava della nipote di Mubarak?

RISPOSTA: Non l’ho fatto, non ci ho pensato.

DOMANDA: E’ stata consegnata alla signora Minetti la minore? Sono stati fatti

accertamenti sulla identità della signora Minetti e di altri eventuali soggetti che

alla medesima si accornpagnassero in Questura?

RISPOSTA: Si. so che l’identità effettiva della signora Minetti fu accertata,

perché me lo ha riferito Ia Dottoressa Iafrate. Mi sembra che ci fosse una persona

insieme alla Minetti. rna ne sconosco l’identita.

DOMANDA: Senta Dottore, in sostanza una ragazzina viene consegnata a un’estranea avete disposto che fossero fatti accenamenti di monitoraggio

successivi per controllare dove fosse questa minore?

RISPOSTA: No, io direttamente no. Non so se li abbia fatti l’UPG o il

Commissariato di zona. So che in seguito la minore è stata nuovamente fermata.

Credo agli inizi di giugno. cosi come mi è stato riferito dal dirigente dell’UPG

Dottor Morelli, il quale mi disse anche che non era riuscito a mettersi in contatto

con il Consigliere Minetti. A quel punto io dissi di metterla in comunità.

DOMANDA: A lei risulta che a seguito di questo nuovo controllo effettuato sulla

minore sia stata fatta una conseguente segnalazione al Tribunale per i Minorenni

stante il fatto che evidentemente l’affidataria, Nicole Minetti, non aveva

ottemperato ai suoi doveri?

RISPOSTA: Non ho pensato a suggerire di eftettuare alcuna segnalazione.

DOMANDA: Lei è stato contattato recentemente dal Questore o comunque da

altri responsabi della Polizia di Stato sempre in relazione alla vicenda della minore El Mahroug Karima, o è stato contattato da esterni?

RISPOSTA: Da soggetti esterni, no, rna dopo che è uscita la vicenda sui giomali ne ho parlato con il Questore ed è stato fatto un appunto su richiesta del

Dipartimento. E cioè in particolare dalla Segreteria del Capo della Polizia.

DOMANDA: Se capisco bene, la Segreteria del Capo della Polizia quindi non

era stata infonnata della vicenda della minore rispetto a quello che era accaduto

nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010?

RISPOSTA: Per quello che risulta a me, no, tenderei ad escluderlo.

DOMANDA: Questa nota che è stata inviata al Dipartimento l’ha redatta lei e, in

caso negativo, l’ha letta?

RISPOSTA: Non l’ho redatta io, rna l’ho letta.

DOMANDA: Visto che l’ha letta, la nota conteneva anche le notizie relative alle

telefonate che lei ebbe a ricevere dal Presidente del Consiglio e il fatto che

quest’ultimo le aveva riferito che si trattava della nipote di Moubarak?

RISPOSTA: Si, nella nota è stato specificato tutto.

DOMANDA: Visto che lei si era interessato per questa vicenda, è stato

ringraziato o ha avuto contatti di rassicurazione successivi per tutto quello che

aveva fatto da parte della Presidenza del Consiglio?

RISPOSTA: Quando ho informato il caposcorta Ettore Estorelli dell’esito

positivo della vicenda, e cioè che la minore era stata affidata alla Consigliere

Minetti, l’Estorelli mi disse “Va bene”.

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