sabato 16 aprile 2011

Berlusconi: "Magistrati eversivi"


Silvio Berlusconi torna ad attaccare la magistratura «in campo per cambiare il voto italiani», e aggiunge che «in termini crudi questa si chiama eversione». Nel mirino del premier, intervenuto alla convention organizzata dal ministro Brambilla all'Eur, anche la sinistra che «pur di fare il male di Silvio Berlusconi nuoce al Paese».

L'invettiva del presidente del Consiglio contro le toghe è durissima: sono «
permeate dell’ideologia della sinistra». Tra le colpe politiche che il Cavaliere addossa alla magistratura cita il caso Craxi «accusato di tutto e di più, di aver ammassato ricchezze», tutto dimostratosi infondato quando ormai era morto. Un passaggio che fa scattare la standing ovation della convention Pdl al solo evocare il nome dello scomparso leader Psi.

«La magistratura - dice Berlusconi - è permeata di idee di una certa sinistra che vuole cambiare ciò che gli italiani hanno scelto con il voto, in altri termini questo si chiama eversione». La platea s'infiamma e il premier rilancia: «Sono 17 anni che la magistratura tenta di farmi fuori considerandomi un ostacolo, ma io sono ancora qui e nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato. Lunedì - continua - mi sono trovato dentro una macchina processuale infinita per un processo risibile che un altro presidente del Consiglio non può mai vedere avverarsi, mi ne sono andato che c’era un’atmosfera surreale».

Dopo le faide interne nel Pdl, il passaggio più significativo dell'intervento di Berlusconi è forse quello sul partito: «Dal 2008 abbiamo vinto tutte le elezioni e vinceremo anche le prossime elezioni amministrative», afferma il premier che però auspica anche un rilancio del Pdl, vittima di una «inevitabile patologia». «A livello locale e nazionale» c'è chi si dà «gomitate affinché i concorrenti non li tolgano dai loro posti», spiega Berlusconi. Ma ora è il momento di «spalancare a tutti le porte del partito». E proprio l'associazione della Brambilla è chiamata da Berlusconi a «dedicarsi» a questa missione.

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