mercoledì 6 aprile 2011

E il premier esulta "Non ci ferma più nessuno"


AMEDEO LA MATTINA

«Avete visto? Quando stiamo calmi, concentrati sulle cose da fare e soprattutto rimaniamo uniti, non ci ferma nessuno». Più che soddisfatto della giornata di ieri in Parlamento, Berlusconi in serata ha pure ricevuto la telefonata di Maroni da Tunisi. «Missione compiuta, accordo fatto con la Tunisia», gli ha annunciato con un sospiro di sollievo il ministro dell’Interno che ha interpretato fino in fondo la Lega di governo. Proprio come voleva il premier, piegando la linea intransigente, propagandistica ed elettorale di Bossi che ha tanto irritato il Pdl. «Tutti i partiti della maggioranza avverte il vicecapogruppo alla Camera Osvaldo Napoli devono dividere costi e benefici di questa operazione nella quale non ci può essere chi porta la croce e chi si fa la campagna elettorale».

Berlusconi ha voluto che Maroni ci mettesse la faccia e così è stato, con una giornata che si chiude in attivo per lui. Ieri tuttavia era stato svegliato male dalla pubblicazione sul Corriere della Sera di alcune sue telefonate “compromettenti” sul caso Ruby sopravvissute agli omissis a tutela dello status parlamentare del Cavaliere. Ma ha subito capito che quella pubblicazione poteva fargli gioco e utilizzarla a suo vantaggio. «La Boccassini, facendo uscire queste conversazioni telefoniche proprio nel giorno del voto sul conflitto di attribuzione, ha pestato una merda che si trasformerà in un boomerang», ha detto con le parole colorite uno stretto collaboratore di Berlusconi. E ora, dopo il voto sul conflitto di attribuzione, il processo andrebbe sospeso perché i giudici non dovrebbero ignorare la volontà del Parlamento. La pensa così il Cavaliere, che tuttavia non nutre grande speranze che ciò accada: «Contro di me è in atto un brigatismo giudiziario».

È alla Camera che il centrodestra esulta e fa dire al neoministro
Saverio Romano che superato il crinale tra conflitto di attribuzione e processo breve «il clima si rasserenerà». «Nelle prossime settimane - aggiunge un altro ministro, Raffaele Fitto - non ci saranno provvedimenti impegnativi». «Dovrà tornare in aula solo la legge comunitaria che contiene un emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati, ma non mi sembra un grande problema», osserva il responsabile degli Esteri Franco Frattini. La maggioranza del resto regge e pezzettino dopo pezzettino aumenta di numero grazie alle “potenzialità” e alle “offerte” di cui dispone il Cavaliere. Il Fli addirittura ha chiesto di aprire un’inchiesta parlamentare sull’ingresso della Siliquini, ritornata all’ovile del Pdl dopo il passaggio ai finiani, nel Cda delle Poste.

La maggioranza regge anche se per andare avanti deve tenere tutti i suoi ministri e sottosegretari inchiodati in aula. Alla minima assenza va giù come è accaduto pochi minuti dopo il voto sul conflitto d’attribuzioni (il governo è stato battuto su un emendamento dell’opposizione sui piccoli comuni). Per questo Berlusconi ha bisogno di aumentare le sue truppe e arrivare a quota 330. Obiettivo ancora lontano. Le promesse di posti di governo sono troppe e non ancora onorate. La prossima settimana forse ci sarà una nuova infornata di viceministri e sottosegretari. I nomi che ieri circolavano a Montecitorio sono quelli di Pionati, Calearo, Bernini, Misiti e Musumeci. Poi ci sono da sistemare le new entry liberaldemocratici, Tanone e Melchiorre che ieri hanno abbandonato il Terzo Polo e votato il conflitto di attribuzione. Ingressi scaglionati, perché sono tanti in lista d’attesa. «In ogni caso - spiegava un ministro durante una pausa dei lavori parlamentari - i Responsabili si stanno comportando bene e quindi dovranno essere ricompensati». Ma non tutti sono d’accordo con una ricompensa immediata. Alcuni suggeriscono a Berlusconi di fare le nuove nomine dopo Pasqua. Altri di arrivare prima al traguardo dei 330 deputati e poi si vede.

Montecitorio ieri sembrava un accampamento di guerra, con l’opposizione sottotono, che potrebbe animarsi oggi quando arriverà il processo breve. Ma un esponente del Pd seduto su un divanetto diceva
sconsolato che di questo passo, nonostante tutte le difficoltà dentro la maggioranza, Berlusconi arriverà alla fine della legislatura.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

QUEL DEPUTATO DEL PD HA TUTTA LA MIA SOLIDARIETA', ANCH'IO SONO SCONSOLATO, LE COSE VANNO SEMPRE PEGGIO. E POI QUANTA GENTE MERITEREBBE DI FARE I BRACCIANTI AGRICOLI!