mercoledì 6 aprile 2011

Ruby, il processo riparte il 31 maggio La marocchina non sarà parte civile


E' stata un’udienza lampo quella che stamattina ha dato il via a Milano al processo a Silvio Berlusconi, imputato di concussione e prostituzione minorile per la vicenda Ruby.

Agli inviati di giornali e televisioni di mezzo mondo, nell'aula dove negli anni '70 fu processato il gruppo storico delle Br e dove il 6 dicembre del 1994 Tonino Di Pietro si tolse la toga, è toccato solo prendere atto del rinvio del processo a fine maggio. Giorno 31, per la precisione. Un martedì, quindi non un lunedì, l'unica giornata per la quale il premier aveva dato la disponibilità. E questo potrebbe anche portare a una battaglia a colpi di legittimi impedimenti.

Unico colpo di scena l'annuncio di Paola Boccardi, legale di Karima El Maroug, in arte Ruby: «La ragazza non si costituirà parte civile nel processo a carico del premier dove lei è considerata parte offesa rispetto al reato di prostituzione minorile».

In aula erano assenti il presidente del Consiglio, imputato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, i suoi avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, sostituiti dal collega Giorgio Perroni, e Karima El Maroug in arte Ruby, che però non si costituirà parte civile. Ma la ragazza sarà in aula solo quando dovrà testimoniare, citata sia dalla procura sia dalla difesa Berlusconi. In aula non c'erano telecamere. Il procuratore generale di Milano, Manlio Claudio Minale, ha mantenuto la sua posizione, confermando da responsabile della sicurezza del palazzo di giustizia il divieto di ingresso a cine-operatori e fotografi. Il no però non è definitivo. Infatti, si sta lavorando a una mediazione per il prosieguo del processo (c'è chi dice già per oggi), ammettendo la sola Rai, servizio pubblico, che poi passerebbe le immagini alle altre emittenti.

Ma oggi, in ogni caso, nulla è accaduto a livello processuale e nulla ci sarebbe stato da riprendere, al di là della folla di giornalisti, di due avvocati e dei tre giudici, Giulia Turri, Orsola De Cristofaro e Carmen D'Elia. Intorno al palazzo restano i pullmini di tv di mezzo mondo, compresa Al Jazeera. Le troupe girano per riprendere dall'esterno il tribunale e almeno per il momento si sono dovute accontentare di quelle immagini.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

RUBY NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE? RISARCIMENTYO AVVENUTO!