Bolero (1981) (Les une et les autres) Un film di Claude Lelouch. Con Geraldine Chaplin, Robert Hossein, James Caan. Genere Drammatico, colore, 173 minuti. Produzione Francia 1981. Quattro famiglie (a Mosca, a Parigi, a Berlino e a New York) sull’arco di quasi mezzo secolo. Per Claude Lelouch la vita è un valzer, anzi un bolero. Le tre ore del suo film, che raddoppieranno nella versione televisiva, sono incorniciate fra due esecuzioni del Bolero di Ravel: quella che oppone nel 37 due giovanissime ballerine del Bolshoi e un’altra, ai nostri giorni sul piazzale del Trocadero con Jorge Donn al centro della famosa coreografia di Béjart. In mezzo c’è di tutto: a suon di musica riviviamo l’olocausto ebraico e altre tragedie della guerra mondiale, mentre i personaggi di fantasia alludono apertamente a celebrità come Glenn Miller, von Karajan, Nureyev, Judy Garland e altri. Nel suo caleidoscopio, che non teme i rischi della canzonetta e della cartolina, Lelouch fa un po’ di confusione con il racconto, obbligato com’è a tagli troppo drastici. Ma il film riesce ugualmente simpatico per il gusto di vedere grande, lo splendore spettacolare di certi episodi (il più riuscito è l’evocazione delle Folies Bergère), la tenerezza che il regista dedica ai personaggi meno fortunati. Ci sono momenti di estrema finezza psicologica (come l’agnizione finale fra madre e figlio), che confermano la bizzarra originalità di uno dei più accreditati mercanti del cinema. E in una folla di attori esperti e notissimi spicca un gentile volto nuovo, quello di Evelyne Bouix. Da Tullio Kezich, Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982, Oscar Mondadori
Vero. Questa esecuzione poi si caratterizza per l'ingresso nell'orchestra di due voci soliste (femminile e maschile) che aumentano la suggestione di questo brano. La voce femminile è di Geraldine Chaplin. Credo sia chiaro che ho appena finito di vedere il film.
4 commenti:
Bolero (1981)
(Les une et les autres)
Un film di Claude Lelouch. Con Geraldine Chaplin, Robert Hossein, James Caan. Genere Drammatico, colore, 173 minuti. Produzione Francia 1981.
Quattro famiglie (a Mosca, a Parigi, a Berlino e a New York) sull’arco di quasi mezzo secolo. Per Claude Lelouch la vita è un valzer, anzi un bolero. Le tre ore del suo film, che raddoppieranno nella versione televisiva, sono incorniciate fra due esecuzioni del Bolero di Ravel: quella che oppone nel 37 due giovanissime ballerine del Bolshoi e un’altra, ai nostri giorni sul piazzale del Trocadero con Jorge Donn al centro della famosa coreografia di Béjart. In mezzo c’è di tutto: a suon di musica riviviamo l’olocausto ebraico e altre tragedie della guerra mondiale, mentre i personaggi di fantasia alludono apertamente a celebrità come Glenn Miller, von Karajan, Nureyev, Judy Garland e altri. Nel suo caleidoscopio, che non teme i rischi della canzonetta e della cartolina, Lelouch fa un po’ di confusione con il racconto, obbligato com’è a tagli troppo drastici. Ma il film riesce ugualmente simpatico per il gusto di vedere grande, lo splendore spettacolare di certi episodi (il più riuscito è l’evocazione delle Folies Bergère), la tenerezza che il regista dedica ai personaggi meno fortunati. Ci sono momenti di estrema finezza psicologica (come l’agnizione finale fra madre e figlio), che confermano la bizzarra originalità di uno dei più accreditati mercanti del cinema. E in una folla di attori esperti e notissimi spicca un gentile volto nuovo, quello di Evelyne Bouix.
Da Tullio Kezich, Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982, Oscar Mondadori
Stupendo!
Quando la musica si accorda con una bella voce e la flessuosità di un corpo... diventa puro rapimento.
Vero. Questa esecuzione poi si caratterizza per l'ingresso nell'orchestra di due voci soliste (femminile e maschile) che aumentano la suggestione di questo brano. La voce femminile è di Geraldine Chaplin. Credo sia chiaro che ho appena finito di vedere il film.
Ne è valsa la pena, decisamente!
Madda
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