Franceschini: "Se Lega esprime no a mozione è crisi di fatto". Oggi alle 18 Berlusconi al Quirinale per il rimpasto di governo. I Responsabili premono
Mentre una mozione presentata dal Pd costringe la maggioranza al voto in aula e scatena una nuova polemica politica, i Tornado italiani armati hanno effettuato la prima azione militare in Libia, su Misurata. “Di male in peggio”, ha commentato Roberto Calderoli, ribadendo così la contrarietà della Lega alla scelta del premier. Anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha ribadito la posizione di contrarietà del Carroccio.
Il Partito democratico ha presentato alla Camera una mozione sulla missione militare in Libia. L’Aula sarà dunque chiamata a votare il 3 maggio, data stabilito la conferenza dei capigruppo. Il primo firmatario della mozione è il capogruppo Dario Franceschini. Che sottolinea come se
Ieri era giunta una mozione dell’Idv, che deve ancora essere valutata dalla presidenza, e anche il Terzo polo ha preannunciato l’intenzione di depositare un proprio testo. Sul passaggio parlamentare però è scontro. Per il Pdl “non è proponibile una mozione che ritorni sul deliberato assunto dalla Camera lo scorso 24 marzo: in questo senso è esaustiva la dichiarazione resa dal presidente Napolitano”, ha detto il capogruppo del Pdl a Montecitorio Fabrizio Cicchitto. Durante la conferenza dei capigruppo, Gianfranco Fini si è impegnato a valutare in modo “scrupoloso” se il voto sulle mozioni che i gruppi stanno depositando sulla missione in Libia non vada a confliggere con il voto già espresso dal Parlamento sulla risoluzione dell’Onu, così come sottolineato ieri dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Pierferdinando Casini, intanto, ha annunciato una mozione del Terzo Polo. “C’è un interesse nazionale – ha detto il leader dell’Udc – che viene prima delle beghe politiche e delle campagne elettorali che Bossi vuole fare sostenendo quelle tesi”. Il governo “è in stato confusionale, in stallo totale e sta umiliando il Paese, che ormai è privo di credibilità internazionale”. Casini ritiene quindi “doveroso che ci si assuma la responsabilità in sede parlamentare. Ci auguriamo che si realizzi una unità e che rientrino certe prese di posizione inconsulte”.
La questione Libia sarà tra gli argomenti dell’incontro previsto per le 18 tra Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano. Il premier, a quanto si apprende, salirà al Quirinale per affrontare i temi dell’agenda politica, dalla Libia alla situazione del governo. La scorsa settimana il premier aveva annunciato l’intenzione di informare il capo dello Stato della volontà di procedere alla nomina dei sottosegretari mancanti.
Il rimpasto dell’esecutivo è stato annunciato dal premier già settimana scorsa e garantito ai Responsabili per dopo le vacanze pasquali. Il partito di Domenico Scilipoti, intanto, questo pomeriggio si riunisce alle
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