martedì 5 aprile 2011

Responsabili arruolati per la prova di forza


UGO MAGRI

Il Cavaliere chiede un ultimo sforzo alle sue truppe, mercenari compresi. Ancora una vittoria, e poi sarà compiuto o quasi quello che la sinistra denuncia in piazza come sfregio della legalità e della democrazia. Se il piano avrà successo, mezza impunità sarà garantita al premier: per l’altra metà Berlusconi dovrà attendere il voto del Senato sul processo breve (e l’esame «puntiglioso» che della legge farà Napolitano), i pronunciamenti della Corte costituzionale per quanto riguarda il caso Ruby. Questo pomeriggio diretta tivù dalla Camera perché si vota il conflitto di attribuzione. Da domani, al massimo da giovedì, di nuovo in Aula il processo breve che contiene al suo interno norme (prescrizione abbreviata) capaci di azzerare il processo Mills.

Tutti «precettati»
Bombardamento di sms, che ciascun gruppo ha spedito ai propri deputati per obbligarli alla presenza senza accampare scuse. Stufi di sembrare quelli che votano a gettone («prima vedere poltrona, poi sostenere governo...»), anche gli onorevoli «responsabili» hanno deciso di esserci compatti. Anzi, corre voce che sarà l’occasione buona per far venire allo scoperto qualche nuovo acquisto (uno o due) del calciomercato berlusconiano. Pare vengano dall’Mpa, altri dicono dai liberal-democratici che ieri molto si agitavano. Sulla carta, Berlusconi non dovrebbe correre rischi: la Camera domanderà alla Consulta di stabilire chi è competente a occuparsi del processo per concussione e induzione alla prostituzione minorile. «Noi», dicono al Tribunale di Milano; «no, il Tribunale dei ministri», sostiene Silvio. Nel secondo caso ci sarebbe un «filtro» parlamentare, e la maggioranza ce l’ha in pugno Lui.

La mossa su Ruby
Chi sta addentro alle segrete cose, sostiene che la Consulta davvero potrebbe dare ragione al premier. Ma i giudici della Corte non erano tutti «comunisti», come dicono ad Arcore? Tra breve cambierà il presidente. E nella giostra degli equilibri interni, magari il centrodestra si troverà in vantaggio... Nell’attesa di scoprirlo (ci vorranno mesi), il Cavaliere potrà minimizzare il processo Ruby, che domani si inaugura a Milano: vadano pure avanti i giudici meneghini, tanto tra un po’ verrà tutto annullato. Un’operazione mediatica che gli verrà consentita proprio dal voto di oggi. Allarga le braccia disgustato Della Vedova (capogruppo Fli), «per questa settimana Berlusconi ne avrebbe fatte abbastanza». E invece no.

Sprint sul processo breve
Non è ancora del tutto esclusa l’ennesima forzatura (inversione dell’ordine del giorno) per scavalcare i provvedimenti già all’esame dell’Aula. Qualcuno di questi verrà approvato al volo per toglierlo di mezzo, la responsabilità civile dei magistrati sarà rispedita in commissione. Oltretutto per il Csm lede l’autonomia dei magistrati. A quel punto verrà presa la decisione sul calendario, sapendo che gli onorevoli hanno il volo di ritorno a casa prenotato per venerdì sera: se non s’inverte l’ordine del giorno, il voto finale slitta a martedì, ma Berlusconi vuole chiudere ora la partita su Mills... Napolitano riceve stamane il sindacato dei magistrati per ascoltarli e anche per sconsigliare forme di protesta (tipo sciopero) dall’impatto molto dubbio sulla pubblica opinione. S’offende il ministro Alfano per due paroline («arrogante», «servile») del segretario Pd Bersani: «Mi insulta». Chi ha un’età, ne ha sentite di molto peggio e, suvvia, il linguaggio forte è il sale della dialettica. Com’è logico, l’opposizione protesta. Oggi tre manifestazioni, quella del Pd al Pantheon (ore 18), del Popolo viola davanti a Montecitorio, infine Notte bianca ai Santi Apostoli. Risponderà con lo stesso metro il Cavaliere lunedì davanti al Palazzo di giustizia a Milano. La Santanchè gli sta «cammellando» gente perché la volta scorsa erano in pochi e tutti anziani.

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