martedì 5 aprile 2011

Ruby vuole costituirsi parte civile: un punto a favore dell'accusa


PAOLO COLONNELLO

La vera incognita nel processo con rito immediato che si aprirà domani contro Silvio Berlusconi, è ancora una volta lei: Ruby Rubacuori. La giovane marocchina infatti, indicata come parte lesa per il reato di prostituzione minorile dalla Procura, sarebbe intenzionata a costituirsi parte civile.

Una scelta di campo che pur facendola rimanere testimone citata sia dall’accusa che dalla difesa, la porrebbe nella condizione di poter richiedere i danni all’unico imputato del processo, il Cavaliere. Dunque, riconoscendosi come possibile "vittima",
Karima El Mahroug diventerebbe una carta in più in mano all’accusa che finora si è mossa quasi prescindendo dalle dichiarazioni della ragazza che in un’intercettazione aveva confessato di essere stata spinta da Berlusconi «a fare la pazza e dire c...zate» per confondere le acque e ricevere in cambio così «cinque milioni di euro». E dovendo testimoniare nel proprio interesse di parte lesa, Karima potrebbe addirittura raccontare più di quanto non abbia mai fatto finora.

Si tratta però di mere ipotesi. Intanto perchè il suo avvocato ha fatto sapere di voler sciogliere la riserva soltanto oggi e poi perchè la semplice costituzione come parte civile non comporta necessariamente (ammesso che il processo si riesca mai a celebrare) un appiattimento sulle tesi accusatorie.

Imprescindibile per la ricostruzione dell’inchiesta, nata proprio dalla sua "liberazione" in Questura, Ruby in realtà si rivelata finora una testimone poco attendibile sia per l’accusa che per la difesa che di lei ha prodotto una dichiarazione giurata nella quale la giovane ha negato di avere mai avuto rapporti sessuali con il Premier. Ma la ragazza che il Cavaliere tentò di far passare come "nipote del presidente egiziano Mubarak", telefonando in Questura per fare in modo che venisse rilasciata senza una compiuta identificazione, dopo l’incontro con il suo nuovo legale, l’avvocato Paola Boccardo, sembra cambiata diventando meno esuberante e più discreta. Interessante sarà anche vedere se tra i funzionari della Questura coinvolti nella notte del rilascio di Ruby e individuati dalla Procura come parti lese per il reato di concussione, qualcuno domani deciderà di costituirsi parte civile. Ipotesi sulla quale in Procura non si fa alcun affidamento visto che finora nessuno dei funzionari citati, dal capo di Gabinetto Piero Ostuni alla giovane commissaria Giorgia Iafrate fino al Ministero degli Interni, ha fatto avere notizie di sè. Tutti comunque dovranno comparire come testimoni.

Intanto dalle ultime carte depositate dai pm spuntano nuovi assegni versati dal Premier nel 2009 ad alcune ragazze ospiti alle feste di Arcore. Tra questi, anche
50 mila euro finiti sul conto di Silvia Trevaini, giornalista, nel 2005 finalista di Miss Muretto e due anni fa candidata alle europee per il Pdl. E poi documenti su un bonifico di 168.400 euro da parte del Premier a Giuseppe Scabini, manager storico Fininvest, su un prestito infruttifero di 360 mila euro al suo contabile di fiducia Giuseppe Spinelli, e su alcuni assegni circolari versati su conti Mps di quest’ultimo e anche di Lele Mora. Infine allegato agli atti anche un filmato di La7 dove si vede Ruby che dichiara la sua vera età al concorso di bellezza in Sicilia del 2009: 16 anni.

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