lunedì 23 maggio 2011

CARTELLINO ROSSO

Dopo i bambini rom, il pericolo moschee e droga libera, ora dal clan Moratti accusano di violenza i sostenitori di Pisapia

di Davide Vecchi

Dopo gli insulti, le false accuse, la propaganda del centrodestra - in particolare della Lega - che da giorni ormai tenta di generare paure nei cittadini, arrivano i primi atti di violenza. A una settimana dal ballottaggio il referto medico della campagna elettorale milanese parla di quattro persone aggredite. E se fosse soltanto cronaca, e non politica ridotta a inciviltà, si potrebbe liquidare con un pareggio: due contusi tra i sostenitori di Giuliano Pisapia, altrettanti tra quelli di Letizia Moratti. I tanti richiami ai toni moderati sembrano definitivamente archiviati. E se il candidato del centrosinistra, in serata, invia solidarietà e invita tutti a “tenere i toni bassi affinché l’ultima settimana di campagna elettorale possa svolgersi in un clima sereno”, dal centro-destra continuano ad arrivare messaggi che suonano come chiamate alle armi.

A COMINCIARE da Silvio Berlusconi che anche ieri, dopo l’overdose televisiva nazionale di venerdì (interviste a Tg1, Tg2 e ai tre tg Mediaset), è tornato sugli schermi di un’emittente locale lombarda per ribadire che con Pisapia la città diventerà “caotica, disordinata, insicura”. Mentre Ignazio La Russa arriva a evocare “il clima degli anni ‘70”, a parlare di “un cattivo presagio di quello che potrebbe avvenire a Milano se la sinistra andasse al governo”. Il presagio è l’aggressione, avvenuta ieri pomeriggio nel mercato di via Osoppo, della madre di Alan Rizzi, un giovane assessore della giunta Moratti ed esponente del Pdl. La donna era in compagnia del sindaco e di un gruppo di sostenitori del primo cittadino quando, secondo la denuncia presentata, è stata aggredita da un uomo che il vicesindaco Riccardo De Corato ha riconosciuto come “un supporter di Pisapia”. Non solo, secondo quanto riferito da De Corato, l’uomo “l’ha colpita con ginocchiate che l’hanno buttata a terra e mentre era a terra questa persona le ha tirato ulteriori calci in faccia e allo stomaco”.

MA LA RELAZIONE dei vigili parla però di un semplice “diverbio”. E i testimoni presenti hanno raccontato tutta un’altra storia. In particolare c’è una denuncia presentata da Claudio L., sostenitore di Pisapia, che ricostruisce quanto accaduto così: “Piero Tatarella (consigliere comunale del Pdl, ndr) mi ha aggredito, prendendomi a calci mentre stavamo volantinando in via Osoppo, da lì è nato il diverbio”. Ricostruzione avvalorata da quattro testimoni. E quattro sono i testimoni di un’altra aggressione avvenuta ai danni di un altro sostenitore di Pisapia, in via Cordusio. Antonio R., infermiere in pensione, è stato colpito davanti al gazebo del Pdl in cui, secondo la denuncia presentata in questura, era presente anche Carlo Fidanza, eurodeputato ed esponente locale del partito dell’amore. L’uomo è stato condotto al pronto soccorso del San Rita. Al San Carlo, invece, è stata curata la madre di Alan Rizzi in codice verde. La signora ha trascorso la notte in osservazione. Il primario, Renato Daccò, ha spiegato che la donna “è stata ricoverata in medicina d'urgenza con diversi traumi, tra i quali il più importante è un trauma cervicale”. Il coro immediato del Pdl si è trasformato in eco per tutto il giorno: “È stato un fan di Pisapia”. Il candidato sindaco del centrosinistra ha inviato “gli auguri alla signora Rizzi” dicendosi “dispiaciuto che sia in ospedale” e invitando le autorità a compiere “tutti gli accertamenti possibili”. Pisapia ha aggiunto l’invito a “una campagna elettorale serena”. Del resto, ha detto, “non è certo per responsabilità del centrosinistra, ma per responsabilità del centrodestra che ha iniziato con le aggressioni verbali, con gli insulti, con le menzogne, con le bugie. Spero che la finisca perché, come ha dimostrato la votazione del primo turno, le bugie hanno le gambe corte. Gli insulti e le diffamazioni sortiscono l'effetto contrario”.

La riposta di Letizia Moratti non si è fatta attendere. “Non mi sembra che ci sia un clima tranquillo, è un clima brutto: mi auguro che alle parole seguano con coerenza i comportamenti”. E pensare che proprio ieri mattina il “ladro di furgoni” Pisapia, come lo definì Moratti nell’ormai noto confronto tv in cui gli rivolse accuse false, si è persino fermato lungo la strada a sventare un furto d’auto. Stava raggiungendo un incontro con i cittadini in periferia quando ha sentito gridare una donna e, insieme a due uomini del suo staff, è riuscito a mettere in fuga il ladro, poi arrestato.

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