LUCIA ANNUNZIATA
Lo so, dovremmo sfoggiare un pudico senso delle istituzioni, ma è difficile invece non ammettere che l’arresto di Dominique Strauss-Kahn ci riempie di gioia. Per una ragione che – al netto di ogni necessario garantismo - spero che anche i nostri lettori maschili meno avveduti comprenderanno: lo smascheramento di questo signore comporta una serie di buone notizie per le donne.
L’arresto di Strauss-Kahn apre intanto nuove possibilità nella politica francese, creando le condizioni perché una donna arrivi alla presidenza di Francia. Il direttore del Fondo monetario internazionale è stato fino a due giorni fa il candidato preferito dell’opposizione alle presidenziali, ma nel complesso (e non meno rancoroso che in Italia) universo dei socialisti francesi non era l’unico aspirante alla nomina. Dietro la sua si profilava la candidatura di Martine Aubry, data però finora perdente. I giochi a questo punto si riaprono, e le prossime presidenziali francesi che saranno giocate all’ombra della crisi di leadership di Sarkozy, potrebbero essere decise da ben due donne.
La Aubry da una parte e dall’altra, nel ruolo della guastatrice, Marine Le Pen. Marine, figlia di Le Pen, nuovo fenomeno della destra francese, potrebbe infatti acutizzare il declino di Sarkozy, sottraendogli consensi, e aprendo così la strada a un ritorno all’Eliseo dei socialisti.
Una seconda e significativa conseguenza per le donne è che in questo nuovo scenario non si intravede nessuna quota rosa, nessuna leadership femminile prodotta come fiore di serra. Se
La giovane cameriera che ha denunciato l’aggressione, è solo l’ultima delle molte donne che, coinvolte volenti o nolenti in umiliazioni sentimentali o sessuali in rapporti con uomini potenti, non stanno zitte. Non ha taciuto
La loro non è solo vendetta femminile – si profila qui la rivolta delle donne a un certo senso del potere, politico ed economico. Il modello che ha permesso a Kennedy di avere tutte le donne che voleva e a Mitterrand di avere due famiglie nella accettazione generale è parte definitiva del passato. Distrutto non da un nuovo moralismo, dal momento che questi smascheramenti non sono frutto di una campagna ideologica, ma di concrete svolte in concrete relazioni fra individui. Quello che si attacca dunque più che la persona, è un concetto: cioè l’idea che le donne siano un fringe benefit, come la macchina e le stock option, del Potere.
In questo senso, l’incidente Strauss-Khan ha un riflesso (sia pur solo di immagine) anche sulla politica italiana. L’arroganza sessuale del politico francese mette sicuramente in un contesto diverso le «intemperanze» sessuali che deformano la nostra politica. E’ indubbio che questa vicenda ci ricorda che
In conclusione, speriamo che a Strauss-Khan venga riservata una inchiesta giusta, ma anche un trattamento severo in termini di giudizio. Non vorremmo sentire compiacenti giustificazioni sulla seduzione, sui francesi, e ancora meno sui complotti giudaico-massonici. Nemmeno ci piacerebbe ascoltare disquisizioni sul perché i socialisti possano peccare e la destra no. Cari amici, compagni di vita, mariti, fratelli, padri, uomini, queste cose per le donne non sono roba da poco: cercate di essere all’altezza delle nostre attese.
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