Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso pubblico apprezzamento per i salvatori dei profughi del naufragio del barcone della scorsa notte al largo di Lampedusa : "Desidero esprimere sincera ammirazione per le forze dell'ordine e i volontari che hanno salvato centinaia di profughi africani - uomini, donne e bambini - giunti in condizioni disperate nei pressi di Lampedusa", ha detto il Presidente. "Partono dalla Libia in questi giorni imbarcazioni al pericolo del naufragio e della morte, per iniziativa di trafficanti criminali senza scrupoli e nella complicità di autorità irresponsabili", prosegue Napolitano: "L'Italia sta dando prova di solidarietà e spirito di accoglienza; tocca all'Europa fare la sua parte e operare perché
Napolitano ha anche aggiunto: "L'Italia sta dando prova di solidarietà e spirito di accoglienza, tocca all'Europa fare la sua parte e operare perché
Si combatte a Misurata. Un portavoce degli insorti, Abdulsalam, riporta di "Furiosi combattimenti tra forze governative e ribelli libici, in corso nei pressi dell'aeroporto di Misurata e dell'adiacente Accademia dell'Aeronautica Militare". Secondo Abdulsalam "si continuano a sentire colpi di artiglieria ed esplosioni di missili". Il portavoce ha aggiunto che l'ultima importante roccaforte dei rivoltosi in Tripolitania oggi è stata teatro di un nuovo raid aereo della Nato, i cui cacciabombardieri hanno attaccato un settore a est del centro urbano, presumibilmente una delle teste di ponte occupate dai lealisti che l'assediano da settimane.
Ue, Malmstrom: "Intervento urgente". La commissaria Ue agli affari interni, Cecilia Malmstrom ha dichiarato: "Quello che è accaduto oggi a Lampedusa sottolinea ancora una volta la necessità di un'azione urgente". Malmstrom ha aggiunto: "L'Unione europea deve mostrare solidarietà nei confronti degli stati membri più esposti ed anche dei paesi nordafricani che sostengono il peso più alto del conflitto in Libia". E ha concluso: "Non possiamo dimenticare che Tunisia ed Egitto hanno ricevuto più di 650 mila persone che sono fuggite dalla violenza in Libia nei mesi recenti".
(08 maggio 2011)
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