mercoledì 25 maggio 2011

Nei conti di Anemone i segreti di casa Scajola

GUIDO RUOTOLO

Chissà se i vari Scajola, Bertolaso, Lunardi e poi naturalmente Angelo Balducci, l’ex potentissimo Provveditore alle opere pubbliche di Roma, hanno avuto la percezione che il loro comportamento sarebbe stato censurato prima che per eventuali aspetti penali da una scandalizzata opinione pubblica.

Insomma, Claudio Scajola si è dichiarato profondamente amareggiato per la campagna mediatica che l’ha spinto a dimettersi da ministro e a vivere un anno come se si fosse macchiato di chissà quali delitti. Tirando il fiato, perché Perugia non l’aveva indagato, Scajola si è di nuovo calato nell’agone della politica attiva, dentro il Pdl. Solo che
adesso la Procura di Roma potrebbe essere costretta a indagarlo.

Ricordate la casa con vista sul Colosseo di via Fagutale? L’architetto
Zampolini, factotum di Diego Anemone, avrebbe versato in assegni circolari 900.000 euro per l’acquisto della casa (luglio 2004). All’insaputa di Scajola? L’ex ministro ha sempre detto di non saperne nulla. Ora dalla contabilità Anemone viene fuori che l’ex ministro non ha dovuto sganciare neppure un euro per il «compromesso» o per l’agenzia immobiliare.

Nella
scheda del 2004, si legge che il 19 maggio Anemone ha pagato 230.000 euro: «Compromesso (200)+ Agenzia (30) Scaj 230.000». Il 25 maggio: «Terra x seg. Scaj 83,20 euro». E poi il 5 agosto: «Elettr. Morlacco Ft. 12962 x Scaj (a Vince) 147,60 euro». Ma non è tutto. Il 21 ottobre sempre del 2004: «C/C Via del Fagutale Rimb a Maria Corse 168.000 euro». E infine il 27 aprile 2005: «A Roby C x trasformatore via Fagutale 96 euro».

Nella contabilità Anemone, naturalmente, sono riportate le spese per un ventaglio di clienti, amici, conoscenti, potenti, ministri, politici. Da questa contabilità c’è anche una
new entry. Il 5 febbraio del 2003: «Vito Riggio. Cong. Evangelizzazione 7.500 euro».

Varie tracce convergono su
Guido Bertolaso, l’ex capo del Dipartimento della Protezione civile, che riceve in omaggio dal gennaio 2003 all’aprile 2007 un appartamento in via Giulia. Il 4 giugno 2003: «Ati x v. Giulia 500,00 euro». E il 3 dicembre sempre di quell’anno: «A Walter x video e varie Bertolas 300, 00 euro». E il 31 marzo del 2005, all’architetto Zampolini Anemone dà per via Giulia «10.000 euro». Nelle centinaia e centinaia di pagine della contabilità Anemone, si documentano le spese per Angelo Balducci o per Pietro Lunardi, che compra a un prezzo stracciato dalla Congregazione Propaganda Fide. E ci sono anche i religiosi: 5 mila euro per il cardinal Crescenzo Sepe e l’assicurazione pagata al fuoristrada di monsignor Camaldo.

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