lunedì 9 maggio 2011

Obama dopo il blitz contro Bin Laden "Ora diamo il colpo di grazia ad Al Qaeda"


Il raid che ha portato all'uccisione di Osama bin Laden è stata, per Barack Obama, "una delle decisioni più difficili" ma, dopo la sua morte, gli Usa vogliono infliggere il "colpo di grazia" ad Al Qaeda. Il presidente americano, in un'intervista alla Cbs, ha raccontato i "40 minuti più difficili" della sua vita. Quella che si sono conclusi con la morte del leader terrorista.

Nessun ripensamento, dunque. "Nervoso com'ero, l'unica cosa cosa che mi impediva di dormire era la possibilità di eliminare Bin Laden. Giustizia è fatta. E chiunque metta in discussione che l'autore di stragi su suolo americano non meritasse quello che avuto, deve farsi esaminare il cervello" continua Obama.

Che ricorda come, alla vigilia del raid, non c'era l'assoluta certezza che il 'principe del terrore' fosse all'interno della villa-fortezza. Nella mente del presidente Usa tornavano i fallimenti delle operazioni americane nel passato: la battaglia di Mogadiscio nel 1993 con i cadaveri dei soldati Usa per le strade, oppure la missione fallita di salvataggio, nell'aprile del 1980, degli ostaggi americani a Teheran. "Alla fine della giornata non potevamo dire con certezza che bin Laden fosse lì. E se non fosse stato lì, ci sarebbero state conseguenze significative". Non solo: alcuni suoi consiglieri erano contrari. Inoltre il segreto della missione era vitale. "Non l'ho detto alla mia famiglia, pochissime persone alla Casa Bianca sapevano, la stragrande maggioranza dei miei consiglieri non lo sapeva. Ci sono momenti in cui si può andare in giro e parlare con più persone. Non era questo il caso". Persino la maggior parte dei consiglieri della Casa Bianca era all'oscuro della decisione, che, però, non ha "tolto il sonno" al presidente , perché bin Laden "ha ucciso sul suolo americano e ha meritato quello che ha avuto".

Il presidente Usa, infine, spiega che servirà "del tempo" per sfruttare le informazioni ottenute durante l'operazione . Informazioni che "possono condurre ad altri terroristi che ricerchiamo da tempo".E tempo servirà anche per ridurre la tensione con il Pakistan. Dove, assicura Obama, deve esserci stata una forma di "rete di sostegno" di bin Laden. "Ma non sappiamo in chi o cosa consistesse. Non sappiamo se vi sia stato qualcuno all'interno del governo, gente fuori dal governo e su questo bisogna indagare, e cosa più importante, deve indagare il governo del Pakistan".

(09 maggio 2011)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Secondo il pensiero di Alain Chouet il Presidente degli Stati uniti starebbe ancora mentendo o, se in buona fede, sarebbe uno sciocco! Che ne pensate?