sabato 14 maggio 2011

Santanchè, la dama scatenata ma composta



LIDIA RAVERA

Levigata fino alla soglia della cancellazione espressiva, Daniela Santanchè è costretta, per non perdere la naturale irruenza, ad armarsi i connotati: zigomi contundenti, bocca smodata, in grado di ingoiare l’interlocutore o parti di esso. Voce stentorea. Collo proteso a frustare l’aria con le lunghe onde immobili di una capigliatura da dama scatenata ma composta, grazie alla solerzia di un manipolo di coiffeur, assunti come guardie “al corpo”. Il bel viso, ahimè, sempre più spesso, si deforma nell’esercizio del disprezzo, con grave rischio per i materiali di cui è stato ricoperto.

Che attacchi Berlusconi con “la Destra”, o lo idolatri contro la sinistra, quello che conta, per questa Erinni corretta al botox, è poter odiare. Appena trova una parola pesante, la sguaina, la punta e la spara contro il nemico (meglio se donna). Se qualcuno non ha capito c’è sempre il dito, a chiarire il messaggio.

Il Fatto Quotidiano, 13 maggio 2011

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