sabato 11 giugno 2011

LO STUPRATORE E I SESSUOFOBI

di Massimo Fini

Stupratori di tutto il mondo unitevi! Non ho alcuna simpatia per Dominique Strauss-Kahn, ex capo del Fondo monetario internazionale, un covo di vecchi malvissuti col compito di taglieggiare i Paesi poveri per dare ai ricchi. E conosco bene l'arroganza dei potenti, il senso di impunità da cui sono posseduti per cui si ritengono autorizzati a tutto. In Italia ne abbiamo una vera collezione.

Ma ancor meno mi piacciono la gogna e il linciaggio, strumenti di tortura e di punizione medievali che non dovrebbero avere diritto di cittadinanza nelle democrazie moderne.

Strauss-Kahn è dovuto passare fra due ali di folla irridente, sotto l'occhio delle telecamere di tutto il mondo, mentre, per aumentarne la pubblica umiliazione, un gruppo di cameriere d'albergo, radunate dagli avvocati dell'accusa, lo insultavano e gli gridavano "vergogna!".

Non è stato costretto a infilare la testa nel collare di ferro esponendo il viso al pubblico ludibrio, ma fra le ganasce di uno strumento ancora più infame, la Tv, che solletica gli istinti più bassi dell'essere umano, che non sono quelli sessuali, ma la voluttà per l'umiliazione altrui o, in altri casi, un sozzo voyeurismo mascherato da pietà (Avetrana docet).

In ogni caso colpevole che sia Strauss-Kahn, come l'ha già giudicato e condannato la folla, ogni tipologia di reato conosce varie gradazioni di gravità e punizioni ad esse adeguate.

C'è la rapina a mano armata, la rapina semplice, il furto con scasso, il furto, il borseggio.

La decapitazione di una carriera prestigiosa, il braccialetto al piede come per una scimmia, una guardia all'uscio e sei milioni di dollari mi sembrano un prezzo un po' alto per un pompino, sia pure estorto.

L'America, società matriarcale, sta inoculando in Europa, oltre a tutto il resto, il suo puritanesimo ipocrita.

In Francia un viceministro, Georges Tron, è stato costretto a dimettersi perché accusato di molestie sessuali da due impiegate cui stava massaggiando i piedi. Pare che, approfittando della situazione, abbia tentato un approccio più esplicito. E non è un caso che in Italia le suorine di sinistra e tutti i giornali si siano focalizzati sulle escort di Berlusconi o sulla presunta induzione alla prostituzione di una pseudo minorenne (oggi una ragazza di quasi 18 anni è minorenne solo per l'anagrafe, ci sono in circolazione delle vere mine vaganti) piuttosto che su reati molto più gravi come la concussione o la corruzione di testimone in giudizio, già accertata, questa, in primo grado.

Negli Stati Uniti un deputato democratico, Anthony Weiner, candidato a sindaco di New York, è stato costretto a confessare, in lacrime, davanti ai media di aver scambiato messaggi a sfondo sessuale e fotografie con sei donne, senza peraltro averle mai incontrate. È stato considerato adulterio (per incastrarlo è stato usato il solito, ipocrita, escamotage: in un primo tempo aveva negato, quindi è un mentitore professionale).

A parte che un adulterio dovrebbe essere cosa che riguarda solo chi lo compie e sua moglie, stiamo arrivando ad eccessi deliranti.

Qui siamo già oltre il processo alle intenzioni di storico stampo cattolico.

Siamo in pieno “1984” di Orwell.

Ancora un passo e verranno punite le nostre fantasie sessuali. Gli stupri solo immaginati. I peccati di pensiero.

Da dieci anni stiamo conducendo una guerra in Afghanistan per estirpare la sessuofobia talebana, ma i veri sessuofobi, a parti invertite, siamo noi.

Quanto a me mi rifiuterò di albergare in qualsiasi hotel dove il personale che si occupa delle camere non sia rigorosamente maschile.

7 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non ho mai letto una simile accozzaglia di pensieri da 'bastian contrario' a tutti i costi. E voi?

Francy274 ha detto...

Massimo Fini, chi poteva essere se non lui... maschilista per antonomasia. Fa bene a starsene lontano dalle donne, perchè so che in parecchie vorrebbero ... metterlo alla gogna? :DDDDD

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

C'è che nasce con la predisposizione fare lo stronzo e chi no!

Anonimo ha detto...

maschilista è maschilista ma questo è il meno, forse basterà aspettare che lo estorcano a lui un pompino ... (o forse no)
per ora possiamo solo percepire che a lui gliene devono essere stati negati tanti e che la sua identità è, come quella di quasi tutti gli uomini, riconosciuta per differenza con le donne (più loro sono costrette a fare dei pompini, più un uomo, anche il più cesso e idiota, può sperare di beccarsene almeno uno nella vita, senza contare tutti gli altri vantaggi: possedere dei figli che non si fanno e non si curano, diventare capo dei fondi monetari o giornalista e scrittore anche con una cultura limitata a un genere)
Infatti quello che più colpisce sono le inesattezze, inaccettabili da chi parla dall'alto pulpito del sapere
1 - la società americana (del nord) non è matriarcale e Fini, come i più, sul matriarcato ne sa poco (e sarà così, sempre forse, fino a che un pompino estorto lo renderà curioso)
2 - nessuna società matriarcale è puritana, in quanto non ha mai una religione monoteista centrata su un dio maschio e i concetti della purezza, dell’onore eccetera servono solo per essere applicati alle donne in modo che producano la società futura (e la sostengano) secondo gli interessi del patriarcato Il puritanesimo ipocrita è tutto dei monoteismi, e mi sembrava che Fini lo sapesse un tempo. Ah, la memoria con l’età ….
3 – mettere sullo stesso le suorine di sinistra e le cameriere nere è un paragone che farebbe inorridire persino Kant, che almeno per arrivare alla solita conclusione (in parole povere, questa filosofia sconclusionata non quadra neanche un po’ meno male che c’è la fede) teneva separate le categorie: le africane sanno bene cosa sia lo stupro, la società “matriarcale” americana si è dilettata parecchio con le schiave, quasi quanto i preti con le streghe, i vecchi con le badanti, i poliziotti con le prostitute e nel loro piccolo, i mariti con le mogli e le figlie e soprattutto hanno ancora un senso di sé che non è passato per l’angelo del focolare, per cui sono abituate a scusare di meno (anche se a subire di più), mentre le nostre suorine di sinistra avvezze a una sudditanza per diritto francese, si risvegliano ogni tanto e senza nemmeno troppa cognizione di causa. Diverse sono per esempio le femministe, che certe chiarezze le hanno recuperate
3 - i sistemi per incastrare la gente non sono idioti: è che da quando il mondo è diventato patriarcale abbiamo la legge e non la giustizia, cioè lo scopo non è più la verità o il buon senso o il buon andamento del gruppo sociale, ma il dominio su cui misurate anche la lunghezza dei vostri piselli
5 - e poi l’irrazionalità del pensiero filosofico del nostro: voglio andare in un albergo dove le stanze le fanno gli uomini: si è mai chiesto perché finora le hanno fatte solo le donne e perché, al massimo potrà trovare qualche filippino, se proprio lo cerca con il lanternino (poi non so se ci sono già hotel per gay maschi e comunque sempre di filippini si tratterà perché l’uguaglianza di genere e di razza non è del patriarcato)

Sono i limiti del sapere che permettono l’esistenza di intellettuali che sembrano illuminati ma che poi fanno la luce di un cerino, quando la fanno
Ci vuole ben altro per eliminare un voyeurismo bavoso e puritano

Luisa Vicinelli

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Perdinci bacco, direbbe Totò, aggiungendo baccone! Una vera e propria requisitoria contro l'autore, l'oggetto dell'articolo e gli uomini in genere.
Come hai fatto a trovare questo blog? Mi auguro che tu vorrai continuare a frequentarlo! Quanto ai pompini, che sembrano essere una tua ossessione, io mi chiamo fuori, è una pratica che non mi ha mai interessato e oggi, anche volendo, non ho più l'età!

Francy274 ha detto...

ahahhaha... visto Luigi?
Te l'avevo detto che Massimo Fini se la vedrebbe brutta avvicinandosi alle donne. Sinceramente questa esecrabile figura di giornalista non mi suscita nulla, neanche stizza, tanto è insignificante per me... ma mi è piaciuto molto il commento di Luisa Vicinelli.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non avevo dubbio alcuno!