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Girano strane notizie su cene fra Berlusconi e i consiglieri della Rai, che ci aspettiamo vengano smentite. In ogni caso ribadiamo il nostro punto di principio:
A cominciare dalla richiesta di una corretta informazione sui referendum , le polemiche nel periodo che precede le nomine dei vertici della Rai sono senza fine. E quella che viene definita la "cena delle beffe", entra in campo anche l'Idv che chiede all'amministrazione della tv di Stato di "mostrare indipendenza e distinguersi per imparzialità". "Il presidente del Consiglio banchetta, letteralmente, con l'azienda pubblica: sarebbe un fatto gravissimo che però non sorprenderebbe nessuno, visto che il premier ricopre volentieri il ruolo del mecenate in cerca di sponsor. Tra i consiglieri Rai e Berlusconi si sarebbe svolta pertanto una cena delle beffe", incalza il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione di Vigilanza. Ma la smentita non arriva. "Dunque - prosegue Pardi - bisogna concludere che chi tace acconsente. Del resto Berlusconi già una volta offrì una cena, e chissà cos'altro, a due giudici costituzionali. Ma
Dopo le multe di Agcom impartite la settimana scorsa a Rai e Mediaset, continuano sempre più fitti botta e risposta e accuse, a partire da quelle di ieri sera durante la puntata di Porta A Porta, dove Carmelo Briguglio, vice-capogruppo di Fli alla Camera, aveva definito "i casi Minzolini e Vespa" un "pezzo di berlusconismo declinante e patetico". Dopo la risposta del direttore del Tg1, Brigulio in replica scrive in una nota: "Lo riconosco: Augusto Minzolini ha ragione, lui è la quarta gamba della maggioranza e come tale andrà via quando cadrà questo governo . Perché nel frattempo non partecipa ai vertici di maggioranza? Per i servigi resi al presidente del Consiglio vale almeno quanto Scilipoti...". A sua volta il direttore della testata ammiraglia si limita a una secca controreplica: "Mi sono accorto che rispondere all'On. Briguglio è una perdita di tempo. Tanto non capisce".
Questa l'atmosfera (VIDEO ). "E' una prassi che a me non piace, non condivido, ma che al di fuori di ogni ipocrisia è quella che purtroppo è stata messa in atto", dice Minzolini, "Briguglio nella sua miopia grida allo scandalo quando non c'è. Io ho fatto solo una constatazione guardando quanto è successo ai direttori del Tg1 in Rai in questi anni: da Rossella a Sorgi, da Borrelli a Mimun a Riotta, tutti hanno lasciato l'incarico quando è cambiata la maggioranza di governo". Sulla questione interviene anche l'ex conduttrice del Maria Luisa Busi Tg1: "Il Tg1 è diventato di una voce sola ed è un problema di democrazia. Infatti gli ascolti sono calati e tanto". Ma sul dopo Minzolini, sostiene Busi, "almeno c'è una buona notizia perché c'è un orizzonte". L'affondo finale è di Giorgio Merlo (Pd), vicepresidente Commissione Vigilanza Rai: "Il dialogo tra il direttore del Tg1 e l'onorevole Briguglio è simpatico perché surreale. Dal simpatico scambio di accuse emerge una sola conclusione: per fortuna
(01 giugno 2011)
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