di Antonio Massari
“In ‘Why Not’ c’erano centinaia di contatti tra Alfonso Papa e Luigi Bisignani. Se non ho acquisito i tabulati di Papa è soltanto perché era parlamentare”. Le parole del consulente informatico Gioacchino Genchi, dopo l’inchiesta sulla P4, acquistano un peso ulteriore: i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock hanno scoperchiato i mille interessi della P4 – dall’Eni alla Rai – ma ciò che impressiona, leggendo gli atti d’indagine, è che siano riusciti a fronteggiare l’attacco più incisivo di questa rete tentacolare: la penetrazione nelle indagini attraverso talpe e fughe di notizie. È questo, il cuore dell’inchiesta.
Bisignani sapeva d’essere indagato e intercettato: lo informava Alfonso Papa, con l’aiuto del carabiniere Enrico
IL PM DI CROTONE Pierpaolo Bruni scopre che il maggiore dei carabinieri Enrico Grazioli – che in passato aveva lavorato in Why Not con De Magistris – come
Il contatto Cirafici-Bisignani è confermato da Giuliano Tavaroli che, alla Procura di Napoli, rivela: “Bisignani mi chiese di aiutare la moglie di Cirafici a ottenere un trasferimento da Livorno a Roma”.
PASSIAMO a Luigi De Magistris, che nel 2007 assieme a Genchi, scopre Bisignani in una ragnatela di contatti telefonici. Da quel momento Genchi viene subissato di calunnie e procedimenti giudiziari. A De Magistris viene sottratto i fascicolo, sarà trasferito d’urgenza e lascerà la magistratura. Sanzioni disciplinari anche per i tre magistrati di Salerno - Gabriella Nuzzi, Dionigio Verasani e Luigi Apicella - che indagheranno sul suo caso. Sanzioni del CSM anche per Clementina Forleo - totalmente riabilitata dal Consiglio di Stato pochi giorni fa - trasferita dopo aver difeso in tv De Magistris.
Il piano inclinato comincia quando Genchi scopre, in Why Not, che parecchi indagati sono in contatto con la stessa persona: da Franco Bonferroni di Finmeccanica, agli uomini della Global Media - “polmone finanziario” dell'Udc - al generale della GdF Walter Cretella Lombardo. Tutti in contatto con la società Ilte di Bisignani.
Genchi e de Magistris scoprono anche che alcuni uomini vicini a Bisignani hanno fornito a Romano Prodi un’utenza telefonica:
OGGI SI SCOPRE un dettaglio in più:
Genchi e De Magistris scoprono i contatti tra Bisignani e Cirafici, oltre che con Papa, nel 2007. E da quel momento cominciano i loro guai. La campagna di disinformazione parte da il Velino: l’agenzia di stampa che, come si scopre nell’inchiesta napoletana, è saldamente in mano al gruppo Bisignani.
Il 3 ottobre 2007 il Velino scrive che, tra gli intercettati in Why Not, c’è persino il capo della Polizia Gianni De Gennaro. La bufala viene ripresa da
Di lì a poco De Magistris si vede sottrarre l’inchiesta. Poi arriva il trasferimento. Forse
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