Nella maggioranza duro attacco a Tremonti: lo firma, con una lunga dichiarazione all'Ansa, Guido Crosetto, ex responsabile economico di Forza Italia, ora sottosegretario alla Difesa. "Le bozze della manovra di Giulio Tremonti andrebbero analizzate da uno psichiatra" e dimostrano che il ministro dell'Economia vuole solo "trovare il modo di far saltare banco e governo". Crosetto si dice "stufo" di "sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo" visto che "l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l'ha aumentata, è il suo!". 'Le bozze che sono filtrate sulla manovra - dice il sottosegretario che, fino a tre anni fa, era responsabile economico di Forza Italia -, più che connotate dal punto di vista economico, finanziario e di bilancio andrebbero analizzate da uno psichiatra. E evidente che il ministro dell'Economia vuole trovare esclusivamente il modo di far saltare banco e governo. In questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma l'ha fatto tenendolo in coma farmacologico. Ha dimostrato di non volere andare nel dettaglio della spesa pubblica, ma di preferire tagli senza razionalità. Non ha capito che l'economia reale andava aiutata ed anzi l'ha bloccata con regole di oppressione fiscale uniche al mondo che hanno distrutto lo statuto del contribuente".
Crosetto imputa a Tremonti anche altro: "Ha promesso un aiuto alla piccola e media impresa - sottolinea il deputato PdL, sempre molto in sintonia con le idee economiche dell'ex ministro Antonio Martino -, ma in realtà ha flirtato con le grandi banche ed i grandi gruppi. Visto che è una persona di cultura ed intelligenza non comune, lo dimostri proponendo un progetto serio per il Paese al consiglio dei ministri ed alle Camere". Ma, avverte il sottosegretario, nel farlo "sia aperto ai miglioramenti" perchè "lui non è il depositario del verbo e della verità; e non sono più i tempi nei quali il governo potrà permettersi di approvare in Consiglio una cartellina vuota che verrà riempita in seguito a via XX settembre, da un uomo solo e dai suoi pretoriani". Insomma, aggiunge, "non è più il momento di tacere per rispetto anche perché mi sono stufato di sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo: l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l'ha aumentata, è il suo! Il ministero nei quali i dirigenti sono più pagati è il suo!".
Infine, un'ultima stoccata sui tagli alla politica: "Se adesso l'ultima crociata di Tremonti, sullo stile di De Magistris, è quella di lanciarsi contro i privilegi - attacca Crosetto -, gli ricordo che ci sono privilegi ben maggiori delle auto blu e degli aerei di Stato che, tra l'altro, se vengono utilizzati nell'interesse del Paese non sono privilegi. Parlo, ad esempio, dei privilegi di poter disporre di migliaia di nomine all'interno dello stato o altre cose meno evidenti sulle quali il Tesoro non ha mai coinvolto nessuno".
Ce n'è abbastanza per far esplodere il caso. "Un'uscita a titolo personale. Fa testo la dichiarazione del presidente del Consiglio ai Promotori della Libertà ", tenta di correre ai ripari il sottosegretario alla Presidenza e Portavoce del premier, Paolo Bonaiuti. E Gasparri minimizza: "Sulla manovra serve certamente
collegialità, è giusto tagliare gli sprechi della politica, ma non è questo l'unico settore dove vengono spesi soldi inutilmente". In serata Crosetto, dopo aver forse ricevuto qualche strigliata, chiarisce ma non ritratta nulla, anzi tira in ballo Berlusconi: "Ho espresso il mio pensiero, dopo tre anni di silenzio, senza mandato di nessuno: non so quanti nel governo, dal presidente del Consiglio in giù, la pensino come me, ma visto che siamo in un paese democratico, quando devo dire qualcosa la dico rispondendo solo alla mia coscienza e sono capace di assumermi personalmente le mie responsabilità politiche".
L'opposizione in ogni caso parla di "implosione" del governo: "Si potrebbe anche fare finta di nulla sulle parole usate in conversazioni private dai ministri Frattini, Prestigiacomo e Gelmini sul ministro Tremonti, ma non si può fare finta di niente davanti alla presa di posizione del sottosegretario Crosetto che ha apertamente sfiduciato Tremonti", dice Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche alla Camera per il Pd. "Alla vigilia della manovra economica più importante della storia recente del paese - aggiunge - una delle persone più influenti del partito e più vicine al presidente del Consiglio, il sottosegretario Guido Crosetto, sfiducia apertamente il ministro dell'economia. Prendano atto nella maggioranza - conclude - che il paese non è in grado di sopportare un giorno di più queste vere e proprie guerre tribali in un centrodestra oramai imploso".
(26 giugno 2011)
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