martedì 5 luglio 2011

La manovra è chiusa Scontro sulle pensioni

ROBERTO GIOVANNINI

Il testo definitivo della manovra, «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria», è stato trasmesso al Quirinale. Non solo ancora non è chiaro l’esatto contenuto del documento finale - a cominciare dal tema degli incentivi alle fonti di elettricità rinnovabili ma in zona Cesarini sono stati inserite le norme che salvano Berlusconi e alla Fininvest dalla sentenza sul Lodo Mondadori. Il pacchetto contempla il taglio della rivalutazione delle pensioni superiori ai 1.428 euro netti mensili, contro cui si erano scagliati con forza i sindacati. In più c’è una stangata da 120 euro l’anno per i risparmiatori che hanno un deposito titoli. Tanto costerà loro la tassa per la spedizione delle comunicazioni da parte di banche e intermediari; nel 2013 salirà a 150 euro l’anno se il deposito vale meno di 50.000 euro, a 380 in caso contrario.

Da Bruxelles arriva un giudizio positivo (in attesa dei dettagli) da parte della Commissione Europea. Secondo il portavoce del commissario Ue agli Affari monetari Olli Rehn, l’adozione della nuova Finanziaria «è positiva, poiché è in linea con le raccomandazioni, appena adottate, che chiedevano di prendere tutte le misure necessarie, senza ritardi, per raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014 e accelerare la riduzione del debito pubblico molto elevato». Continuano, invece, i commenti critici da parte dei sindacati: «È l’ennesimo esempio della divaricazione che in Italia c’è tra la realtà e la politica fatta - dice il segretario della Cgil
Susanna Camusso - si taglia e non si pensa ad un prospettiva». «Sui pensionati non siamo d’accordo - dice il leader della Cisl Raffaele Bonanni - ci sembra un’ingiustizia. Nelle prossime ore ci mobiliteremo sia a Roma, con un’iniziativa davanti al Parlamento, che nei territori per segnalare il nostro dissenso su una partita come questa». Anche la Uil annuncia proteste, specie sul blocco dei salari nel pubblico impiego. Per la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, invece, anche se «alcuni tagli ci sono», «sulla parte crescita e delle liberalizzazioni ci aspettavamo qualche cosa di più e invece abbiamo visto un testo solo parziale che riguarda il commercio, la catena di distribuzione dei carburanti». Quello che è mancato su questo fronte, aggiunge, «è qualche cosa di più anche sulle professioni e sui pubblici servizi. Anche qualche cosa sui costi della politica che non è entrato ed è stato invece rimandato alla prossima legislatura».

Come detto, nel testo del decreto composto da 39 articoli e due allegati
è confermato per il biennio 2012-2013 il blocco della rivalutazione delle pensioni «dei trattamenti pensionistici superiore a cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps», mentre per gli assegni tra tre e cinque volte il minimo sarà restituito solo il 45% dell’inflazione. Il capitolo dei tagli ai costi della politica prevede una decurtazione del finanziamento pubblico dei partiti, l’election day per le votazioni, gli «aerei blu solo per le 5 più alte cariche dello Stato ed eccezioni da autorizzare e rendere pubbliche «salvi i casi di segreto per ragioni di Stato». Tagliate del 20% (da deliberare autonomamente) le spese per Camera, Senato, Corte Costituzionale e Authorities.

Per il pubblico impiego si prevede il blocco delle assunzioni in sostituzione del personale che va in pensione e il congelamento degli aumenti salariali futuri ai dipendenti pubblici. Prorogata anche per il 2012 la riduzione di tasse e contributi per il cosiddetto salario di produttività, sulla base di accordi o contratti aziendali.

Sul versante dei giochi, via libera a bandi di gara per slot, scommesse e poker live, insieme a una stretta sul gioco illegale e Superenalotto europeo: dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 1,4 miliardi in tre anni. Nella manovra viene introdotto anche un nuovo «Bingo a distanza» con un prelievo erariale al 10%. Ieri Consob ha sentito Standard&Poor’s per il comunicato di venerdì scorso sulla manovra, che parlava di «rischi sul debito». L’agenzia ha risposto a parte delle domande, e ha chiesto tempo per chiarire altre questioni.

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