OLTRE ALLE TANGENTI PER
di Antonella Mascali
Di nuovo nei guai giudiziari Piergianni Prosperini, ex assessore regionale lombardo al Turismo e allo sport. Leghista, passato ad Alleanza nazionale, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e false fatturazioni su richiesta del procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo e del pm Paolo Storari, per fatti che arrivano al maggio-giugno 2009. Secondo il giudice per le indagini preliminari, Andrea Ghinetti, che ha firmato la misura restrittiva, Prosperini ha dimostrato una “elevata capacità a delinquere”: ha continuato a commettere reati anche quando sapeva già di essere indagato. Un atteggiamento che dimostra “pervicacia” nel delinquere. L’ex assessore ha già patteggiato 3 anni e 5 mesi per corruzione e turbativa d’asta legate all’inchiesta sulla promozione televisiva del turismo in Lombardia. L’ex assessore della giunta di Roberto Formigoni era stato arrestato nel dicembre 2009 mentre era collegato al telefono con una trasmissione di Antenna 3. Al giornalista che gli chiedeva, sulla base di agenzie di stampa, se lo stavano arrestando, aveva risposto: “No, no. Ma ora non posso più parlare. Sono qui bello ‘paciarotto’...”.
IERI il nuovo provvedimento perché avrebbe favorito un imprenditore della Valtellina, Luca Spagnolatti, ex assessore a Sondrio. Ci sarebbe la prova di una tangente da 10 mila euro per la concessione di un appalto legato alla costruzione di stand fieristici in occasione della Bit,
L’indagine della Procura di Milano coinvolge, inoltre, un dirigente della Regione Lombardia, Roberto Lambicchi, accusato di truffa aggravata per il vecchio filone sulle telepromozioni turistiche. Una funzionaria dell’assessorato al Turismo, Isabella Molina, invece, deve rispondere di corruzione. Avrebbe accettato un orologio di lusso da una società a cui ha affidato la realizzazione di alcune locandine.
Per entrambi i dipendenti della Regione i pm hanno chiesto misure interdittive, il gip si pronuncerà dopo averli interrogati. Il nucleo tributario della Guardia di finanza, che ha eseguito i provvedimenti restrittivi, ha anche sequestrato 250 mila euro complessivi a due tv locali, Tele Lombardia e Telecity, perché avrebbero ricevuto commesse regionali da Prosperini, grazie ad appalti truccati.
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