giovedì 7 luglio 2011

P4, alla Camera la richiesta d’arresto per il deputato Pdl Marco Milanese

Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti del deputato del Pdl, Marco Mario Milanese. Il provvedimento, emesso su richiesta del pm Vincenzo Piscitelli della sezione Criminalità economica della Procura di Napoli, è stato trasmesso oggi alla Camera dei Deputati per l’autorizzazione all’arresto. Le accuse contestate sono di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere. Milanese, consigliere politico del ministero dell’Economia, aveva lasciato l’incarico a fine giugno, spiegando le sue ragioni in un comunicato che faceva riferimento al caso Adinolfi, il generale della Finanza accusato dallo stesso Milanese di avere rivelato segreti sulle indagini che riguardano Luigi Bisignani: “Le ultime vicende che vedono coinvolti altissimi ufficiali della Guardia di Finanza in un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli mi vedono interessato quale persona informata sui fatti. Ritengo opportuno rassegnare le dimissioni da consigliere politico del ministro dell’Economia e delle Finanze al fine di salvaguardare l’importante ufficio dalle polemiche sollevate da una doverosa testimonianza”, aveva detto allora.

Le indagini rappresentano lo sviluppo dell’inchiesta in cui è coinvolto, tra gli altri, Paolo Viscione, in relazione alle attività della società assicurativa Eig. Secondo l’accusa, Milanese avrebbe ricevuto da Viscione e dalla società somme di denaro nonchè orologi di valore, gioielli e auto di lusso come una Ferrari e una Bentley, viaggi e soggiorni all’estero. Tali regali, secondo le affermazioni fatte da Viscione costituivano il corrispettivo della rivelazione di notizie riservate e interventi per rallentare le indagini della Guardia di Finanza sulla società assicurativa. Nell’ambito dell’inchiesta, gli agenti della Digos di Napoli hanno eseguito anche altre due ordinanze agli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, e del commercialista Guido Marchesi, anch’egli di Voghera.

La Procura di Napoli non guarda in faccia a nessuno. Carabinieri, poliziotti, guardia di finanza, onorevoli o magistrati sono tutti uguali”. Così il procuratore del capoluogo campano, Giandomenico Lepore, ha commentato il caso. “Sono maturate contemporaneamente situazioni sulle quali indagavamo da tempo – ha aggiunto Lepore riferendosi alle richieste di arresto per Papa e Milanese nell’ambito di due diverse inchieste – non credo che la Procura sarà attaccata e resterà isolata, forse ci sarà una reazione. Saremo accusati di sollevare un polverone come è già stato fatto. Siamo qui pronti a replicare”.

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