lunedì 4 luglio 2011

Scontri in Val di Susa Maroni: "E' tentato omicidio"

"Mi auguro che la magistratura vada fino in fondo e colpisca duramente chi si è reso responsabile", degli incidenti in Val di Susa. Ma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, durante una conferenza stampa a Milano per la presentazione del numero unico per le emergenze in Lombardia, non si ferma certo qui: "Sono d'accordo con chi sui giornali ipotizza il reato di tentato omicidio".

Le sue affermazioni seguono quelle del ministro dei Trasporti
Altero Matteoli, che invece ha parlato di dimostrazione di forza da parte dei black bloc. A dimostrazione il fatto il fatto che nella zona si siano riversati rappresentanti dei centri sociali da tutta Italia e elementi dall'estero, anche dal Cile. Poi ha aggiunto: "Non possiamo cedere ad un gruppo minoritario di delinquenti che hanno trovato la scusa della Torino-Lione per sfasciare tutto"

Di tutt'altro genere le parole di
Beppe Grillo e dal suo blog attacca tutti e tutto dopo esser stato accusato di aver fomentato gli scontri. "Ieri in Val di Susa c'era la nebbia", scrive il comico genovese. "Ma non era solo quella dei fumogeni. Era la nebbia della disinformazione.” Ma è costretto anche a tornare sulle sue parole di ieri. "Ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino".

Poi parte all'attacco dei media, che chiama di Stato, che qualsiasi giornale pagato con finanziamenti pubblici diretti o indiretti lo è per definizione. "La nebbia dei media è calata sulle ragioni della protesta", scrive il comico genovese. "Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un'intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l'ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve. Non è un treno ad alta velocità, ma un treno merci che dovrebbe trasportare in un lontano futuro carichi inesistenti e in diminuzione da un decennio. Un tunnel di 57 chilometri. L'opera sarà finita tra venti anni, un periodo infinito, in cui si prevede un'ulteriore diminuzione dei trasporti europei".

"A che serve la Tav? Ma soprattutto a chi serve? Chi ci guadagna?", domanda Grillo. "Il costo previsto è di 22 miliardi a carico della collettività. La Ue ci darà solo 672 milioni (soldi nostri comunque, dato che diamo ogni anno circa 13 miliardi alla UE e ne riceviamo 9). Perchè nessuno confuta questi dati? Tremonti ha appena annunciato una manovra di 47 miliardi di tagli e di tasse per evitare il default, ma la ennesima Grande Opera s'ha da fare, come sempre a spese degli italiani".

Intanto stamattina il cantiere è stato riaperto, mentre la questura di Torino fa sapere che durante gli scontri di ieri
il bilancio finale dei feriti è di 204 fra agenti di Polizia, Carabinieri e agenti della Guardia di Finanza. I manifestanti parlano di "molti aggrediti, picchiati, feriti gravemente e sottoposti a torture". Lo sostengono Tommaso Cacciari e Vittoria Scarpa del comitato lagunare No Tav.

Subito dopo arriva anche il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "Aggredire poliziotti che stanno difendendo un legittimo cantiere, opinabile finché si vuole ma legittimo, non è accettabile. Penso anch'io che sia un reato". Poi però lancia una stoccata a Maroni: "Ma credo che spetti ai magistrati e non a Maroni dire quale". Apprezzamento infine per le parole di oggi di Beppe Grillo che ha scritto di avere usato la parole eroi non riferita ai violenti.

(04 luglio 2011)

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