In attesa della riapertura della Borsa e dei lavori parlamentari (ripresi causa crisi economica), esplode la polemica tra governo e opposizione sulle manovre annunciate dall'esecutivo dopo le pressioni della Bce. Tanto che c'è chi parla di un governo "commissariato" da Francoforte . "Vogliamo la verità. E incredibile e inaccettabile che l'opposizione non abbia avuto fin qui comunicazione alcuna sui vincoli ai quali la comunità europea e internazionale ci sta sottoponendo - dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - Che cosa davvero e precisamente ci stanno chiedendo
Duro anche Antonio Di Pietro. "L'Italia, in questo momento, è sotto tutela della Ue e un paese sotto tutela non è libero e democratico e, soprattutto, non è in grado di dare credibilità alle istituzioni. Per questo motivo, dobbiamo liberarci innanzitutto dei lacci e lacciuoli del governo Berlusconi e l'unica strada è rappresentata dalle dimissioni del premier - afferma il leader dell'Idv - Berlusconi è una persona incapace di intendere e di volere, perchè non conosce e non capisce più niente della realtà del suo Paese. Rappresenta un ostacolo sulla via della risoluzione di questa crisi che il suo governo ha contributo ad aggravare moltissimo perchè ha cercato fino all'ultimo di negarla". E se Francesco Rutelli invoca "il governo del Presidente" con ovvio passo indietro di Berlusconi, Fabrizio Cicchitto del Pdl manda a dire che "con questi chiari di luna mettere in crisi un governo rappresenta un salto nel buio".
"Il governo Berlusconi - attacca Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Partito Democratico - non ha più il controllo economico e finanziario dell'Italia. Serve un cambio". L'accusa di un governo commissariato torna anche nelle parole della Cgil. "L'insistente notizia che vi sarebbe una comunicazione formale della Bce che indica al governo le misure da prendere, dà corpo alla preoccupazione che si stia vivendo ormai in un Paese commissariato e privo di autonomia" afferma il maggiore sindacato italiano.
Con questo clima si guarda a giovedì e alla riunione delle commissioni congiunte affari costituzionali e bilancio di Camera e Senato. Un appuntamento su cui, però, il Pd non sembra guardare con particolari aspettative: "La riunione ha senso solo se seguita a ruota da votazioni conseguenti delle aule parlamentari in grado di modificare le aspettative dei mercati" afferma Stefano Ceccanti, senatore del Pd.
Nel frattempo il presidente della Repubblica continua a seguire, con preoccupazione, l'andamento della delicatissima fase che sta vivendo l'Italia. E lo fa sottolineando come il futuro dell'umanità "stia non nel conflitto e nella divisione ma nella cooperazione e nella integrazione, per la crescita sociale e il benessere economico di tutti i popoli". Il capo dello Stato, in occasione dell'inaugurazione del sacello della Madonna ausiliatrice del Monte Grappa, torna così a chiedere che il mondo politico faccia fronte comune davanti all'emergenza, mettendo da parte polemiche e divisioni.
(07 agosto 2011)
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