Dopo la boccata di ossigeno di martedì una raffica di vendite sui listini. Il Ftse Mib, nonostante i segnali confortanti arrivati dall'asta dei bot a 12 mesi, lascia sul terreno il 6,65%, mentre l'Ftse Italia All Share cede il 6,07% a 15.398 punti. In ribasso anche l'Ftse Star, che lascia sul terreno il 2,12% a quota 9.436 punti. Sul crollo dei principali indici di piazza Affari ha pesato Wall Street, che estende le perdite sulla scia del panico scatenato sui mercati europei dalle voci su un downgrade della Francia, poi smentite formalmente dal governo. La chiusura di Wall Street vede il Dow Jones perdere il 4,64% con un calo di 521,42 punti a 10.718,35. Il Nasdaq cede il 4,09% perdendo 101,47 punti e si attesta a quota 2.381,05. Per l'S&P 500 il rosso è del 4,43% a 1.120,62 punti con una perdita di 51,91 punti.
EUROPA -Listini europei tutti in forte ribasso, s'intravede dietro l'angolo il fantasma del double dip, la doppia spirale recessiva. Londra chiude a -3,05%, Francoforte -5,13% e Parigi -5,45%. Mentre l'indice Eurostoxx50, che comprende i 50 titoli europei a maggiore capitalizzazione, perde il 6,12%. Vendite anche sulle altre piazze: Zurigo perde il 4,12%, Amsterdam il 3,41%, Bruxelles il 2,92% e Lisbona l'1,25%.
I RIBASSI - L'ondata ribassista si è originata appunto dal crollo dei titoli bancari francesi. Sul mercato si sono diffusi rumors che un'agenzia di rating sarebbe pronta a tagliare il rating del debito francese, anche se la voce ha incontrato finora solo smentite sia da parte delle agenzie Moody's e S&P, sia da parte del governo transalpino. Un altro elemento di tensione è dato dalla situazione di Sociète Generale che a Parigi crolla del 20% (tanto che l'istituto di credito ha diffuso un comunicato in cui smentisce i problemi di liquidità). Ma alcuni trader sospettano che l'istituto stia vendendo oro a prezzi inferiori a quello di riferimento. Intesa Sanpaolo, andata in asta di volatilità a metà pomeriggio, lascia sul terreno il 13%, Ubi cade del 9,9%, Mps dell'9,78%, FonSai dell'8%, Unicredit dell' 9,37%. Fiat perde l'8,23%.
FARO CONSOB -
LO SPREAD - Lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi è invece risalito a 291 punti, mentre quello dei decennali spagnoli è a 286 punti. Continuano comunque gli acquisti da parte della Bce. Da notare che sta salendo anche lo spread dei decennali francesi è salito a 88 punti, mentre girava la voce, poi smentita da Moody' e Ftch, che le agenzie di rating si apprestavano a un downgrade della tripla A di Parigi.
LE RAGIONI - Capire quali siano i motivi alla base delle massicce vendite sui bancari italiani non è semplice, visto che mercoledì l'asta sui Bot a 12 mesi è andata bene e che i rendimenti sono calati, grazie all'intervento della Bce. «Una risposta logica non c'è - spiega Stefania Guetta di IwBank - non vorrei che fossero i segnali di rallentamento dell'economia. È logico che questa prospettiva provochi pessimismo sui titoli: l'altro giorno sono stati venduti gli industriali, ma anche le banche sono legate al ciclo economico».
Redazione online
10 agosto 2011
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