lunedì 22 agosto 2011

Sondaggi, crolla il centrodestra "Il Pdl non oltre il 25 per cento"


Terremoto politico-elettorale sul centrodestra. La manovra anti-crisi del governo "ha inciso pesantemente" sul Popolo della libertà e sulla Lega. Ad affermarlo è il presidente di Swg, Roberto Weber intervistato dal quotidiano online affaritaliani.it. Le sue previsioni sono pesantissime: "Se si votasse in questo momento, il Pdl non prenderebbe più del 22-25%, mentre la Lega si attesta tra il 7% e il 9%. I partiti di opposizione tengono perché guardano ai propri serbatoi di consensi e anche perché perdura la chiave anti-berlusconiana (punto sul quale Bossi ci sta mettendo del suo). Il Partito democratico si attesta attorno al 25% e molto probabilmente sarebbe la prima forza in caso di elezioni, anche perché - ha spiegato Weber - gli scandali come quello di Penati sono molto sfumati. Ma attenzione, in questa fase c'è una grande indecisione e un'ottima possibilità di successo per chi scegliesse di entrare in campo".

Riferimento scontato a Luca Cordero di Montezemolo che anche ieri sera, parlando al meeting di Cortina D'Ampezzo, non ha escluso un suo ingresso in politica . Un passo che se effettivamente compiuto per Weber "adesso farebbe danni a tutti, soprattutto al centrodestra". "Anche perché - avverte ancora il presidente di Swg - è già stato fatto un errore clamoroso di sottovalutazione del Terzo polo, che alle ultime amministrative è andato benissimo nelle città piccole (tra il 14 e il 19%). Con Montezemolo leader potrebbe arrivare tranquillamente sopra il 20%".

"Gli italiani - è ancora l'analisi del sondaggista di Swg - non hanno capito quasi nulla. Hanno sentito tante cose contraddittorie e sono rimasti colpiti dalla dichiarazioni di Montezemolo, secondo il quale l'esecutivo avrebbe dovuto tassare 'noi ricchi'. Non solo. Sulle pensioni - aggiunge Weber - c'è una netta divaricazione all'interno della maggioranza. Una coalizione che non tiene insieme l'interesse generale e che la pagherà pesantemente". Per quel che riguarda i tagli agli enti locali "sono un provvedimento che si fa sentire dopo, nel tempo, non c'è una percezione immediata. Su altre cose Pdl e Lega non sono riusciti a fare massa critica e a spiegare la capacità risolutiva dell'intervento. Il tutto dopo aver negato la crisi perfino in Parlamento".

(22 agosto 2011)

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