venerdì 16 settembre 2011

Il Pd: Ispettori non imparziali


di Gianluca Di Feo

Il premier non si farà interrogare dalla procura. Il Pdl vuole un'ispezione sui pm partenopei. Ma dopo le rivelazioni de l'Espresso il centrosinistra replica: 'Il guardasigilli Nitto Palma dia spiegazioni in parlamento sul possibile "conflitto di interessi" del capo degli ispettori'

(16 settembre 2011)

Silvio Berlusconi non intende farsi interrogare dalla procura di Napoli. E i parlamentari del Pdl continuano a chiedere un'ispezione ministeriale sui pm partenopei. Ma dopo le rivelazioni de l'Espresso anche il Pd interviene, pretendendo che il guardasigilli Nitto Palma dia spiegazioni in parlamento sul possibile "conflitto di interessi" del capo degli ispettori.

Dai documenti dell'inchiesta sulla cosiddetta P3 emergono le frequentazioni di
Arcibaldo Miller, il capo degli ispettori, con gli uomini dell'associazione accusata di pilotare i processi. Nel suo verbale di testimonianza, Miller ha raccontato i suoi rapporti personali con Silvio Berlusconi - che gli offrì di candidarsi per il Pdl al Senato e all'elezioni come sindaco di Napoli - e con politici condannati o sotto procedimento penale.

In particolare ha descritto l'offerta di presentarsi come presidente della Campania del Pdl, una proposta avanzata nel 2009 da Denis Verdini e Marcello Dell'Utri (condannato anche in appello per mafia), poi ribadita da Nicola Cosentino (all'epoca già sottoposto a provvedimento di cattura proprio da parte della procura di Napoli) e caldeggiata da Clemente Mastella (imputato in procedimenti penali della procura di Napoli).

L'interrogazione al ministro Nitto Palma sul caso Miller è stata presentata da
Donatella Ferranti, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, e da Pina Picierno, la deputata eletta in Campania animatrice delle iniziative anticamorra nella regione.

Scrivono i parlamentari del centrosinistra: «Un'eventuale ispezione presso la Procura di Napoli -come sollecitata dai deputati pdl - volta a valutare il corretto operato dei magistrati avrebbe come riferimento gerarchico, in quanto capo dell'ufficio, la stessa persona che dagli atti di indagine risulterebbe aver ricevuto numerose offerte di candidature per il Pdl, dal presidente Berlusconi, e che si sarebbe intrattenuto con persone sospettate di far parte della cosiddetta 'P3', e che avrebbero in più occasioni cercato di favorire il presidente del Consiglio nelle sue complesse e numerose vicende giudiziarie».



E per questo le due parlamentari Pd chiedono: «Se il Ministro interpellato non ritenga, alla luce di quanto emerso a mezzo stampa, negli articoli de l'Espresso e nel verbale integrale pubblicato dal sito web della stessa testata, che si realizzi un inedito conflitto di interessi, che renda assolutamente inopportuna la permanenza del dottor Miller nelle funzioni ad oggi rivestite che richiedono massima imparzialità».

E domandano spiegazioni su «quali azioni intenda intraprendere il Ministro interrogato per evitare il verificarsi di una situazione poco chiara, che renderebbe altresì poco credibile un'eventuale ispezione ministeriale presso la Procura di Napoli».