È il primo gennaio del 2009 quando il presidente del Consiglio commenta con il fido Gianpi: “Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera...”
di Enrico Fierro e Antonio Massari
Ma come dovevano essere le ragazze che piacevano al presidente? Trent’anni è vecchia. Vuole una ventitreenne. Una ingenua, caruccia. E tutte devono vestirsi allo stesso modo. Abitino nero, scollato, scarpe coi tacchi a spillo. No, le calze no. “Se le metti ti ammazzo”. Sono queste le scelte e gli ordini che il lenone di Puglia, Gianpi Tarantini, impartiva per organizzare le serate di Berlusconi. “Le ragazze reclutate e portate a Palazzo Grazioli si dividevano in due categorie ben distinte: quelle, cosiddette "facili", cioè disponibili a concedere prestazioni sessuali (a pagamento o dietro altra utilità) e quelle che facevano da cornice all'evento, considerate "di immagine", scrivono i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari nel’informativa finale sull’affaire escort-Tarantini. “Io prendo duecento euro per un pom…”, ammette una di loro in un carino sms.
Ventotto incontri, dal 10 luglio 2008 al 3 maggio 2009.
Una girandola di escort dichiarate, starlette alla ricerca di un faro televisivo, ma anche ragazze della Bari bene. “Quella viene con Marco, il fidanzato. Ma no”. È questo il tono delle conversazioni tra Berlusconi e Gianpi, l’uomo che capisce la sua debolezza e lo tiene in pugno in tutti quei lunghi mesi di orge. Sesso di gruppo. Palazzo Grazioli, “un bordello”, commenta una delle partecipanti ai summit, trasformato nel set di un Youporn all’italiana. Nella residenza del capo del governo italiano, nota una delle ospiti alle serate berlusconiane, si entrava così, senza controlli, non chiedevano neppure i documenti. Il Cavaliere è ossessionato dal sesso, aveva ragione Veronica Lario, l’ex moglie, è malato, va curato, se avesse degli amici dovrebbero consigliargli di smettere. E invece gli amici, Carlo Rossella, Fabrizio Del Noce, Emilio Fede, sono pure loro a partecipare alle “cene dei vecchietti”, come li sfotte Silvio. Che consiglia anche a Gianpi di portare delle ragazze per sé, “io porto le mie, tu le tue così ce le prestiamo”. Un andirivieni di ragazze facili che si prostituiscono a Bari o a Milano a 200 euro a prestazione. Roba da cumenda arricchiti e in vena di sensazioni forti. Berlusconi voleva sempre di più. “E allora portiamogli una troiona”, ordina Gianpi che cerca sempre carne a buon mercato. “Quella è una che gli puoi fare che cazzo vuoi”. Una sera porta a Palazzo Grazioli anche due ragazze romene. Berlusconi, forse in un momento di lucidità, si allarma. “Ma sono sicure le ragazze?”. Tarantini rassicura. Perché ormai il Cavaliere è nelle sue mani. E quando sta per fallire una cenetta a Roma, quelle che gli avvocati difensori definiscono innocenti, per impegni milanesi di Berlusconi, Gianpi non si perde d’animo. Il tempo di fare i bagagli e l’allegra compagnia di escort vola sull’aereo presidenziale. E
Le intercettazioni che fanno tremare il governo sono state messe nero su bianco dagli inquirenti baresi. Ci danno uno spaccato del mondo berlusconiano. Uno spaccato risalente al 2008-2009.
Più di otto non ce l’ho fatta
CAPODANNO 2009. Silvio Berlusconi parla con Tarantini: “Senti io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta...ha riportato questa cosa qui...io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera...erano in undici...io me ne son fatto solo otto perchè non potevo fare di più...non si può arrivare a tutto”.
“Ma quante sono?” “67!”
Berlusconi a Tarantini: “...che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati...non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio...queste non vanno via neanche con le cannonate...il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobile tre ore...hanno fatto le gare non le tiravi più giu. T: ma quante ragazze ci sono? B: quaranta T: tutte sono venute B: no... tutte no! Erano 67 quelle...intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti...dodici posti in più”.
Come ti aggancio un premier
ECCO come Tarantini aggancia Berlusconi. “In occasione delle nozze della parlamentare del PDL Elvira Savino – scrivono gli investigatori - amica intima del Tarantini, a cui Silvio Berlusconi aveva partecipato come testimone della sposa, l’imprenditore barese era riuscito con un abile stratagemma a lasciare il proprio numero di telefono al Presidente”.
Il primo, documentato, contatto telefonico (vocale) tra i due uomini avveniva quando, per errore, il Presidente Berlusconi telefonava all’imprenditore barese, credendo di aver composto il numero di tale Giampaolo Traversi. L’errore veniva abilmente sfruttato dal Tarantini che, nel proseguo della conversazione, riusciva a rammentare al Presidente la promessa di organizzare una cena a Roma o in Sardegna “...quando vuole organizziamo quella cena di cui avevamo parlato”, “Presidente a Roma o in Sardegna”, “lei lo sa, io sono a sua disposizione”.
La prima cena
“SENZA AVER avuto in merito alcuna conferma, tanto meno l'incarico per organizzare l'incontro serale, Gianpaolo Tarantini, avendo come unico obiettivo quello di consolidare il rapporto personale con Silvio Berlusconi avviava immediatamente (appena un’ora dopo aver concluso la conversazione con il Presidente) la macchina organizzatrice.
In questo caso si avvaleva, per il reclutamento delle ragazze da portare con sé a casa del Presidente, dell’aiuto di Peter Faraone, al quale da subito non nascondeva una certa preoccupazione nel doversi muovere autonomamente, senza il supporto della Beganovic “...mo vado da solo per la prima volta”, “no, da solo nel senso che non viene quella con me, quella testa di cazzo”. Tarantini coinvolgeva direttamente la citata “escort” Maria Teresa De Nicolò, detta Terry, Geraldin Semeghini, Carolina Marconi e Francesca Garasi.
Dobbiamo trovare una troiona
TARANTINI chiede aiuto alla Semeghini “lui mi ha detto assolutamente non del giro di Sabina. Dobbiamo trovare una troiona”, che gli assicurava collaborazione “eh, lo so, adesso vedo mi prodigo coinvolgeva l”amica di questa Elisa De Caroli”.
Aggiungi Del Noce e Rossella a tavola
ALLACENA, che si svolgeva la sera del 23.09.2008, partecipavano, tra gli altri, Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce, invitati dal Presidente Berlusconi, e da quest'ultimo “utilizzati” per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare alla cena nella residenza romana di Palazzo Grazioli, “che cosa dici se chiamiamo anche Rossella che c’ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?”, “magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della rete uno della Rai?”, “così le ragazze sentono che c’è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare”.
Sul punto, in una successiva conversazione telefonica, il Presidente era poco equivoco: “...Carlo Rossella, Presidente di Medusa e Fabrizio De Noce, irettore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi vogliono....ecco quindi le ragazze hanno idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino. ’unico ragazzo sei tutti gli altri sono dei vecchietti...però hanno molto potere”.
Terry De Nicolò: “Non ho dormito un cazzo”
TRA
Era impazzito per Carolina
La prima notte in quattro
TARANTINI, per cercare di conquistare le attenzioni del Presidente Berlusconi si rivolgeva a Sonia Carpentone e a Vanessa Di Meglio, quest’ultima indicata dallo stesso imprenditore barese, in sede di interrogatorio, come persona disponibile a fornire prestazioni sessuali a pagamento.
GIANPAOLO Tarantini contattava Sabina Beganovic, la quale gli riferiva la sua intenzione di voler organizzare una cena con Berlusconi. Tarantini le confermava la sua presenza accompagnato da alcune ragazze: “E si organizza che porto queste ragazze...ma falla più stretta Sabi, anche perché così lui capisce che sono una persona perbene, gli presento queste due...quando tu le conoscerai queste due, tu dirai «Gianpaolo non è possibile» sai proprio...proprio semplici, brave, educate tranquille, che hanno voglia di lavorare..bravissime”. Ma
La cena con Clooney
DUE GIORNI DOPO , il 04.09.2008, alleore10:26, Sabina Began confermava a Gianpaolo Tarantini che l’indomani ci sarebbe stata la cena a Palazzo Grazioli una festa a sorpresa per il Presidente (aveva organizzato un incontro con George Clooney), per cui fervevano i preparativi: “Tu, se sì fa, tu mi devi far portar queste due” . Tarantini rispondeva: “Va bene, faccio l’impossibile”. Began: “Bravo, così le portiamo, vieni anche tu”. Di conseguenza, l'imprenditore, dopo pochi minuti (ore 10:40), ricominciava l’attività di reclutamento.
I commenti poco galanti
L’IPOTESI che
Una notte con il Presidente
RACCONTA
L’aereo di Stato per portare
TARANTINI (ride), "(rivolgendosi a Marysihell e a qualcun'altra «andiamo a Milano ora, vi va? Con l'aereo con lui. Le sue interlocutrici rispondono di sì) (Gianpaolo comunica al Presidente), va bene, se ci dà mezz'ora, il tempo di fare la valigia, veniamo". Giunti con l’aereo presidenziale a Milano saltata la possibilità di passare la serata in compagnia del Presidente Berlusconi, Tarantini trascorreva la notte all'hotel Principe di Savoia di Milano in compagnia (nella stessa camera - come rilevato dagli accertamenti effettuati presso la predetta struttura alberghiera) di Maria Esther Garcia Polanco, alla quale, l’indomani mattina (27.11.2008) lasciava alla reception "..... cosi qua, quelli che ti avevo detto ieri", alludendo, con ogni ragionevole certezza, ad un compenso promessole per la sua partecipazione alla cena che si sarebbe dovuta tenere il 26.11.2008 a Roma.
Analoga promessa le veniva fatta quello stesso giorno per far cadere le ultime riserve manifestate dalla donna “allora cosa pensi tu? Guarda che io guadagnavo dei soldi andando a Monaco domani”.
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