martedì 13 settembre 2011

Milanese: "E' un massacro mediatico"


«Contro di me vi è stato un vero e proprio massacro mediatico» a sostenerlo è l’ex braccio destro di Giulio Tremonti, Marco Milanese, intervenendo in giunta per le autorizzazioni della Camera che domani dovrà pronunciarsi definitivamente sul suo caso. Milanese ha criticato anche l’invio in Giunta, da parte della procura di Napoli, dell’interrogatorio dell’ex capo della Gdf, Cosimo D’Arrigo. E smentisce categoricamente di aver ricevuto una delega in esclusiva sulla guardia di Finanza da parte del ministro Tremonti. Il parlamentare del Pdl ha chiesto come mai i magistrati abbiano sentito solo D’Arrigo il quale, se aveva davvero tutti questi problemi con la Gdf, non si riesce a capire «perchè non ne abbia parlato con il ministro». Milanese ha quindi confermato che il suo unico accusatore è solo Viscione. Tutti gli altri, ha ribadito, hanno negato di avergli dato dei soldi.

Il Pd ha fatto sapere di giudicare irrilevante la denuncia presentata dal deputato contro l'imprenditore.«Quello che deve essere chiaro è che la Giunta per le autorizzazioni deve esclusivamente valutare l’esistenza o meno del fumus persecutionis senza entrare nelle vicende processuali. La Giunta non è un tribunale, nè vuole diventarlo per questo la presentazione, avvenuta questa mattina, della copia della denuncia che Milanese ha fatto a Viscione per calunnia è del tutto irrilevante ai fini del nostro giudizio». Così la capogruppo del Pd, Marilena Samperi. «La Giunta non ha il compito di entrare nel merito delle vicende contestate ai singoli deputati - sottolinea Samperi - Le eccezioni procedurali e il merito dei fati sarà valutato dai giudici in sede processuale».

Il voto sulla richiesta di custodia cautelare in carcere arrivata da Napoli si terrà comunque domani mattina: "Non so quanto durerà la seduta di oggi - ha detto il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti - ma immagino che ad un certo punto ci aggiorneremo a domani per il voto". Sulla richiesta di arresto dovrà esprimersi poi l'Aula, dove il caso sarà esaminato il 22 settembre, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di oggi.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Chissà perché a questa gente non fa difetto una faccia di bronzo incredibile: della menzogna fanno un'arte, una disciplina di vita. Che vadano a fanculo!