lunedì 19 settembre 2011

Salvate il soldato Tibia


di Marco Travaglio

È il momento di dare una svegliata ai trombettieri del Cainano. Li vediamo un po’ svogliati. Con quel che gli costano, dovrebbero impegnarsi decisamente di più.

Ancora sei mesi fa, mentre lui come sempre troieggiava, troneggiavano tutti insieme sotto un filare di mutande appese in un teatro di Milano al grido di “basta moralismo e puritanesimo” nella grande manifestazione dei “servi liberi” e felici.

Ora cincischiano, sbadigliano, fanno melina.

Prendete Giuliano Ferrara, il Molto Intelligente. Sul Foglio sostiene, come sempre, che se c’è un’indagine è colpa dei pm e delle intercettazioni: dunque, se uno ha la febbre, è colpa del termometro e, se uno ha la faccia da culo, è colpa dello specchio. Poi però ammette che “Berlusconi risulta scandaloso”. E, fatto il danno, crede di cavarsela scrivendosi la solita letterina firmata Berlusconi per rassicurare i suoi tre lettori (tutti parenti stretti) che erano solo cene eleganti. Eh no, troppo comodo: uno che incassa tanto oro quanto pesa non può cavarsela così.

Anche Belpietro, nelle 12-13 comparsate quotidiane in tv, dà evidenti segni di stanchezza. Appare fiacco, demotivato, privo di mordente. Difende il padrone malvolentieri, svicola, divaga, perde colpi.

Feltri addirittura si defila: l’altroieri sul Giornale, nel giorno dell’alluvione telefonica, invitava Al Fano a “difendere gli asili privati”. Ma scherziamo? Il golpe mediatico-giudiziario avanza a tenaglia fra Milano, Napoli e Bari, e lui si occupa di bambini, per giunta maschi?

Non ci siamo: richiamare all’ordine i disertori, prima che sia troppo tardi.

Anche perché stanno lasciando solo quel pover’uomo di Sallusti in arte Olindo. Ieri, nel giorno delle intercettazioni di Bari, titolava a tutta prima: “Lettera di Berlusconi” (quella di Ferrara a Ferrara).

L’altra sera Paragone l’ha invitato a L’ultima parola: Piazza Pulita gli aveva fregato Belpietro e restava solo zio Tibia, circondato dal nerboruto Landini che pare la sua custodia, da diversi politici e da alcune persone normali. Che l’hanno sconvolto con ragionamenti normali: tipo che nei paesi seri ci si dimette per molto meno, che uno può avere tutte le donne che vuole purché non le faccia pagare a noi.

Lui, sgomento, rimpiccioliva a vista d’occhio su una sedia divenuta improvvisamente enorme e ripetendo pensierini da far vergognare i bambini dell’asilo cari a Feltri: “In questo momento nelle redazioni si guarda il premier dal buco della serratura”, “le intercettazioni dimostrano che in Italia c’è la prostituzione, sai che novità”. Poi, memore di un certo Sallustio, storico dell’antica Roma, si convinceva di esserne il discendente: “Le prostitute c’erano anche nell’antica Roma”.

Il presunto antenato avrebbe potuto spiegargli che ai suoi tempi i puttanieri non sfilavano al Family Day, non si facevano ricattare, le mignotte se le pagavano da soli e non le portavano al governo o in Parlamento. Ma lui non poteva parlare delle intercettazioni che uscivano in quelle stesse ore e smentivano quel che stava dicendo: lui infatti, bivaccando giorno e notte negli studi televisivi, non poteva conoscerle. E così si rifugiava nell’archeologia, spiegando che tutti i mali d’Italia risalgono al ‘94, quando fu spiccato “il primo avviso di garanzia per B. che poi si rivelò infondato ma servì a Di Pietro per candidarsi in politica contro B.”.

In studio nemmeno il berlusconiano più sfegatato riusciva a cogliere il nesso tra i festini del puttaniere di Hardcore e quell’avviso di garanzia (che poi era un invito a comparire) per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza, talmente infondato che i corrotti furono tutti condannati, così come i corruttori che oggi siedono felicemente in Parlamento.

Una sola cosa era chiara a tutti: che Olindo è un uomo solo e molto bisognoso di aiuto.

Lo affidiamo al buon cuore del padrone che, come ci ha rivelato in questi giorni, è uso “aiutare le persone in difficoltà che minacciano atti autolesionistici”. Tipo ripresentarsi in tv a dire certe scemenze.

Nessun commento: