lunedì 24 ottobre 2011

Borse europee in parità in attesa del vertice di mercoledì


I listini del Vecchio Continente aprono in territorio positivo, ma tornano a perdere terreno al giro di boa. Crollo di Atene. Lo spread risale superando i 390 punti, mentre l'euro è scambiato a 1,38 dollari

Inizio di settimana in positivo per le borse europee: il Consiglio europeo in cui è stato rafforzato il fondo di salvataggio e l’aspettativa per il nuovo vertice di mercoledì spingono in mattinata al rialzo i principali listini. Piazza Affari in apertura di seduta guadagna oltre un punto percentuale: il Ftse Mib registra un progresso dello 0,64% a 16.222 punti, mentre l’All Share parte con +0,59% a 17.014 punti. A Palazzo Mezzanotte vanno bene i bancari, con Unicredit che guadagna il 2,72%, seguita dall’altra big del listino, Intesa Sanpaolo, che sale del 2,65%. Reagisce positivamente all’assemblea degli azionisti di sabato – che hanno votato per la nuova governance – anche Bpm, che acquista quasi tre punti percentuali. Contrastati i titoli del comparto energetico: in progresso dello 0,89% Saipem e dello 0,84% Tenaris; piatte Snam Rete gas ed Enel, scende invece Eni, su cui Jp Morgan ha tagliato a 21 euro il prezzo obiettivo. Positiva la galassia Fiat, con l’auto che guadagna l’1%. In calo Telecom Italia (-0,34%).

Dopo la chiusura positiva dei mercati asiatici, con l’indice Nikkei di Tokyo che ha guadagnato l’1,9% a 8.843,98 punti, Hong Kong che ha chiuso a +4,14% (ai massimi da due settimane) e Shanghai a +2,29%, vanno bene anche le altre borse europee: a Parigi il Cac 40 avanza dello 0,79% a 16.241 punti, Londra segna un progresso dello 0,42% a 5,498, Lisbona registra un rialzo dello 0,3%, Bruxelles dello 0, 27%. In controtendenza solo Atene, che apre a -2,38%, con l’Indice Generale a 763,71 punti e durante la mattinata registra un crollo di oltre sette punti percentuali.

Ma al giro di boa a Piazza Affari torna il segno meno con la cessione di oltre un punto percentuale. Contrazione anche per gli altri listini europei.

Risale arrivando a toccare i 392 punti base anche lo spread fra titoli del tesoro decennali e bund tedeschi, che poi scende di due punti assestandosi a quota 386. In tensione anche il differenziale della Francia, che è risalito rispetto al Bund fino a 119 punti. Lo spread del decennale spagnolo con il bund tedesco è invece a 347 punti base.

Sul fronte del cambio, l’euro è a 1,38 nei confronti del dollaro e sta guadagnando terreno verso quota 1,40. Intanto l’attenzione europea e mondiale è puntata sul Consiglio fissato per dopodomani, quando si dovrà trovare un accordo definitivo in vista del G20 fissato a inizio novembre.

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