lunedì 24 ottobre 2011

Pensioni e sviluppo, giornata di passione per Berlusconi. L’Ue pretende risposte


Giornata di passione per Silvio Berlusconi. Ottenuto il legittimo impedimento al processo Mills stamattina, incontrato il ministro dell’economia Giulio Tremonti e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier sta preparando il Consiglio dei ministri straordinario convocato alle 18, una sorta di ora della verità per il futuro del governo e del paese. Dal cdm dovranno uscire soluzioni concrete e convincenti sulla crisi e sullo sviluppo economico, come pretendono Angela Merkel e Nicolas Sarkozy , un’urgenza resa ancora più bruciante dall’irrisione pubblica rimediata ieri a Bruxelles. Ma sul primo provvedimento annunciato da Berlusconi è già scontro:l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, “per allinearsi all’Unione europea” e per dare un segnale forte a Germania e Francia, vede la totale opposizione della Lega, che da mesi proclama “Le pensioni non si toccano”, senza se e senza ma. Ecco la cronaca ora per ora di questa delicata giornata politica.

16.00 – Sel: “Nessuno tocchi le pensioni”. “Nessuno tocchi pensioni e diritti acquisiti con la fatica e il lavoro”. E’ quanto chiede Massimiliano Smeriglio, responsabile economia e lavoro di Sinistra ecologia libertà (Sel), che invita piuttosto ad “adottare misure serie come la patrimoniale, la tassazione delle grandi rendite finanziarie e a ripensare radicalmente alla distribuzione del carico fiscale verso l’alto”.

15.55 – Bossi e Calderoli in viaggio per Roma. E’ terminato l’incontro della Lega Nord in via Bellerio a Milano. I ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli hanno lasciato la sede del Carroccio diretti al Consiglio dei ministri, in programma alle 18 a Roma.

15.45 – Meloni: “Serve patto tra generazioni”. “Credo che non sia affatto assurdo chiedere un piccolo sforzo in più ai padri per il bene dei propri figli. Rimandare di qualche anno l’abbandono del posto di lavoro non è chiedere troppo, se si tratta di garantire l’accesso a un futuro dignitoso per tanti giovani”: parola del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, intervenendo nel dibattito sulla riforma del sistema pensionistico. “Si tratta – ha detto il ministro – di un modo non solo di adeguare il nostro sistema a quello degli altri paesi europei, ma anche di ristabilire un po’ di equità tra le generazioni. Da tempo abbiamo contribuito a questo dibattito proponendo di inserire un tetto alle pensioni d’oro, di chiedere un contributo di solidarietà ai baby pensionati e di rivedere il meccanismo che regola l’accesso alle pensioni d’anzianità. Mi auguro perciò che anche la Lega scelga la strada della collaborazione e dell’appoggio all’iniziativa del presidente Berlusconi. L’obbiettivo infatti non è certo sottostare a un diktat dell’Europa – ha concluso Meloni – ma fare il bene dell’Italia”.

15.35 – Ascierto (Pdl): “Non si tocchi sicurezza”. “Escludere da una possibile riforma delle pensioni il personale del Comparto Sicurezza e Difesa”. Ad affermarlo in una nota è il deputato del Pdl Filippo Ascierto della Commissione Difesa. “La crisi economica internazionale ci impone – sottolinea Ascierto – di prendere decisioni urgenti su riforme strutturali che riguardano il nostro Paese. Molti ritengono che sia necessario intervenire anche sulle pensioni adeguando il nostro sistema a quello del resto dei Paesi europei. Io ritengo però sia importante escludere da una possibile riforma delle pensioni il personale del Comparto Sicurezza e Difesa”. Per Ascierto, “non è infatti possibile immaginare, vista la specificità del ruolo che ricoprono gli uomini in divisa e l’attività svolta quotidianamente, un nonno sessantenne ancora in servizio rincorrere un ragazzo black bloc di venti anni”.

15.30 – La Fiom ‘al fianco della Lega”. “Se qualcun altro si sveglia ben venga”, così il responsabile auto della Fiom, Enzo Masini, ha commentato le dichiarazioni della leader del sindacato padano, Rosy Mauro, che si è detta pronta a scendere in piazza se verrà innalzata l’età pensionabile. “Noi siamo già scesi in piazza contro la manovra e se ci fossero ulteriori interventi che peggiorano le condizioni del lavoro noi rifaremmo tutto ciò che c’è da fare” ha detto Masini, che ha aggiunto: “La Cgil darà continuità all’iniziativa” e la proposta lanciata da Rosy Mauro “dimostra le difficoltà della Lega a stare in questo governo, che gli crea problemi anche con l’elettorato del nord”.

15.20 – Gianni Letta lascia Palazzo Grazioli. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha lasciato Palazzo Grazioli, dove al momento è presente il segretario del Pdl, Angelino Alfano, oltre naturalmente al premier Berlusconi. Il sottosegretario è uscito in macchina e ha salutato sorridendo cronisti e cameramen che sono davanti alla residenza romana del presidente del Consiglio.

14.41 – La Cgil: “E’ giusto protestare”. “Noi vogliamo denunciare l’inaccettabile processo di mistificazione che accompagna la questione previdenziale” contro il quale “è giusto ribellarsi”. E’ quanto afferma in una nota il segretario confederale Cgil e coordinatore nazionale dell’area “Lavoro Società”, Nicola Nicolosi, commentando le ipotesi di aumento dell’età pensionabile a 67 anni. Secondo Nicolosi, ciò avverrebbe “mentre si apprende del programma triennale di 16 miliardi di euro per l’acquisto di cacciabombardieri e per onorare le commesse con le industrie belliche”. A sentire il sindacalista, i dati, “dimostrano come l’età pensionabile in Italia sia più alta al cospetto degli altri paesi: anche l’età effettiva, per citare un caso, è già oggi più alta rispetto a Francia e Germania. Non solo: i versamenti contributivi mostrano intollerabili difformità che Berlusconi si guarda bene dall’andare a toccare: basti pensare che dinanzi all’aliquota del 33% pagata dai lavoratori dipendenti per poter sperare in una pensione decente, ben 6 milioni di lavoratori autonomi versano tra il 10% e il 23%, accanto ai lavoratori agricoli che versano il 18%”. Secondo Nicolosi, “si tratta dunque di rigettare le mistificazioni per poter difendere il sistema previdenziale italiano e i lavoratori che lo sostengono concretamente”.

14.38 – Angelino Alfano a Palazzo Grazioli. Mentre è in corso l’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è giunto a Palazzo Grazioli anche il segretario del Pdl Angelino Alfano.

14.33 – Brunetta: “Dalla Lega valutazioni legittime” – Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, tenta di gettare acqua sul fuoco delle tensioni tra Pdl e Carroccio e definisce “legittime” le valutazioni della Lega. Poi aggiunge che “le pensioni in essere non si toccano e sono salvaguardate”. Secondo il Ministro, poi, “bisogna puntare all’eliminazione in tempi certi delle pensioni di anzianità. I tempi lo richiedono e lo richiede l’Unione europea.” Anche di questo, ha annunciato, si discuterà oggi al Consiglio dei ministri.

14.22 – Riunione della Lega in via Bellerio in vista del Consiglio dei Ministri – Nella sede di via Bellerio a Milano, prima del Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle 18.00 a Roma, sono arrivati Umberto Bossi, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni e quello al Senato, Federico Bricolo.

13.55 – Frattini: “Lega in piazza? Contro l’Europa” – Il ministro degli Esteri Franco Frattini (Pdl) controbatte alla Lega Nord, che minaccia manifestazioni di piazza in caso di intervento sulle pensioni. Il Carroccio scenderebbe in piazza “contro l’Europa”, afferma Frattini. Una riforma delle pensioni è necessaria “non perché piace a Bruxelles ma perché serve all’Italia. Secondo il ministro degli Esteri, in questo momento “la leadership del presidente del Consiglio in queste ore va aiutata a essere all’altezza di quello che è l’interesse dell’Italia”.

13.00 – Maroni: “Sulle pensioni abbiamo già dato” - “La nostra posizione è molto chiara sulla riforma delle pensioni: abbiamo già dato, i pensionati hanno già dato”, conferma il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Che però apre uno spiraglio: ”Vedremo in consiglio dei ministri, sentiremo le richieste e poi valuteremo”. Il sistema pensionistico italiano, ha aggiunto, è comunque “in equilibrio”.

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