mercoledì 12 ottobre 2011

Di Pietro: “Continua la compravendita”


IL LEADER IDV DENUNCIA ALLA PROCURA IL MERCATO DEI PARLAMENTARI VERSO IL PREMIER

di Caterina Perniconi

Antonio Di Pietro lo aveva detto già ieri mattina: “A Berlusconi verranno a mancare i numeri”. E denunciato: “Per questo motivo è in corso una compravendita criminosa di parlamentari”. La profezia si è avverata nell’arco di poche ore, quando il governo è stato battuto alla Camera sul rendiconto generale dello Stato. Per quanto riguarda il mercato di onorevoli, la denuncia non è soltanto politica, ma documentata all’autorità giudiziaria, con quello che tecnicamente si chiama “un seguito di rapporto”, dopo le segnalazioni già presentate nel dicembre scorso.

“Abbiamo depositato due notizie di reato – ha spiegato il leader dell’Idv – la prima il 10 dicembre 2010, l’altra il 13. Un primo seguito di rapporto lo abbiamo trasmesso alla fine dell’estate, circa un mese fa. Un altro lo stiamo predisponendo perché – insiste – c’è un’unicità di disegno criminoso che parte dalle settimane a ridosso del 14 dicembre e prosegue nel tentativo di fare quadrare i numeri di una maggioranza venduta, ricattata, comprata”.

I PARTICOLARI non sono accessibili “solo quando la Procura renderà pubblica la denuncia, anche noi potremo rendere noti i contenuti”, dice Di Pietro, che poi tra i denti aggiunge: “Questa volta non si tratta di nostri parlamentari, ma di personaggi del gruppo misto ‘in cerca d’autore’. Ci sono molti peones che rischiano di restare a piedi e possono essere convinti con qualche promessa. In più c’è stata un’operazione che definirei ‘paramafiosa ’ da parte di alcuni che hanno votato la fiducia il 14 dicembre e che adesso vogliono il pagamento della ‘seconda rata’ per non trasformare il loro voto in una sfiducia”. Perché, secondo l’ex pm, “quel gruppo di parlamentari che non devono più rispondere agli elettori si vendono al miglior offerente”.

In vista di una traballante fiducia alla Camera, e con lo spauracchio di un grande centro in via di riorganizzazione, Berlusconi potrebbe avere diversi problemi coi numeri. E per l’ex ministro, “anche se le manovre di Scajola e Pisanu sembrano più interne che esterne, di certo il premier sa qual è il bacino da cui attingere”.

La denuncia di Di Pietro è arrivata in serata nello studio di Porta a Porta. In un confronto col presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto, l’ex pm ha accusato la maggioranza di reggersi “sullo scambio e sulla compravendita”, aggiungendo che “dovrà essere fatto il pagamento dell’ultima rata...”. “Rata! Quale rata, non puoi parlare così – ha ribattuto Cicchitto – non puoi credere che questa sia politica”.

LE INTERRUZIONI nel salotto di Vespa hanno innervosito Di Pietro: “Faccia il notaio anche per me, visto che l’ha fatto per altri...” ha detto il leader Idv al conduttore, riferendosi al “contratto con gli italiani” firmato da Berlusconi in quello studio. In particolare , quando è stato interrotto, Di Pietro stava spiegando che ieri sono state consegnate al presidente della Camera 400 mila firme per una legge d’iniziativa popolare che prevede l’abolizione delle province. Per la quale l’Idv è pronta a chiedere l’intervento del Capo dello Stato se resterà chiusa in un cassetto com’è successo al provvedimento “Parlamento pulito” di Beppe Grillo, per esempio. “La nostra è una proposta concreta, non intendiamo essere presi in giro da nessuno, dato che contro l’abolizione delle province hanno votato contro sia Pdl che Pd”. Di certo c’è che le iniziative popolari sono valide per due legislature. E la prima potrebbe essere agli sgoccioli.

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