domenica 30 ottobre 2011

I FINANZIATORI DI D’ALEMA TRA P4 E AFFARI




Soldi alla fondazione Italianieuropei dagli imprenditori legati a Morichini

di Ferruccio Sansa

Una lista di finanziatori della Fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema. È stata sequestrata dalla Finanza che lavora con il pm Paolo Ielo. Un elenco parziale, che comprende per adesso soltanto gli imprenditori in affari con Vincenzo Morichini (procacciatore di finanziamenti per Italianieuropei coinvolto nello scandalo Enac). Finanziamenti leciti. Tra di essi, come ha ricordato Il Giornale, emergono però personaggi citati nelle inchieste P4, escort baresi, Enac, Penati.

ALFONSO GALLO Gallo – che ha finanziato Italianieuropei con 25mila euro – costruisce centrali elettriche con Ansaldo Energia (orbita Finmeccanica). È il grande accusatore di Alfonso Papa nell’inchiesta P4. Gallo raccontò: Papa “più volte mi è ‘venuto sotto’… dicendomi che sarei stato coinvolto in inchieste giudiziarie e che vi sarebbero stati provvedimenti cautelari nei miei confronti… Papa mi proponeva di offrirmi protezione e di acquisire notizie al riguardo e nel corso del tempo mi ha fatto richieste …”. Papa chiese e ottenne favori da Gallo finché quest’ultimo si ribellò. Ma l’imprenditore ai pm napoletani riferì anche dei suoi rapporti con Morichini. Ammise di aver finanziato Italianieuropei “con regolari bonifici”. Il nome di Gallo (non indagato in questa inchiesta) ricorre, però, anche nelle informative sulle escort baresi per Berlusconi. Insieme con quelli di Roberto De Santis e Roberto Intini (non indagati), amici di Tarantini e vicini a D’Alema (De Santis lo definisce “fratello”). Annota la Finanza: “Tarantini chiedeva a De Santis di sottoporre il progetto ad altro imprenditore. Cosa che faceva, proponendo Gallo”. Ancora: “Tarantini chiamava Domenico Lunanuova per sapere se Gallo avesse partecipato alla gara per gli scavi per le fibre ottiche”. Ancora: Gallo (che figura – non indagato – nella controversa vicenda della costruzione della centrale elettrica di Salerno per la quale è invece indagato il sindaco Vincenzo De Luca) attraverso la General Construction è stato anche socio di Antonio Bargone, avvocato pugliese e dalemiano di ferro, che dopo essere stato sottosegretario alle Opere Pubbliche con il centrosinistra, è finito a presiedere la Sat che realizzerà la Livorno-Civitavecchia. Bargone è anche il commissario pubblico che sovrintende alla realizzazione dell’opera.

FRANCESCO MALDARIZZI Attraverso Millenia ha versato 15 mila euro. Maldarizzi (amico di lunga data di D’Alema, insieme con De Santis) è presente alla cena in un ristorante di Ponza dove D’Alema è a tavola con Tarantini. È di Maldarizzi la barca che dà un passaggio al leader Pd (a bordo anche Tarantini). L’imprenditore pugliese (che non è indagato) si incontra anche nelle intercettazioni sulle escort quando. Ricordano i brogliacci: “Verdoscia riferisce a Tarantini di aver sentito Maldarizzi che gli ha raccontato di aver trascorso la notte con Hawa”, cioè Niang Kardiatou, amica di Gianpi.

MAURO LUFINO Da Cler Coop, attraverso Mauro Lufino, arrivano 10mila euro. I pm romani si sono interessati a Cler Coop per alcuni bonifici a Morichini. Gli investigatori si sono concentrati su appalti per 10 milioni: nel 2008 la Cler Coop ottenne lavori dalla Provincia di Roma per 3,3 milioni, più 1,2 dall’Azienda per l’Energia e l’Acqua del comune di Roma (Acea) e 220mila dal Comune . Nel 2010 il boom: 3 milioni dall’Acea, 600mila euro dal Comune. I maligni sottolineano: “La Provincia era guidata da Nicola Zingaretti (non indagato) che fa parte di Italianieuropei. Nel cda di Acea siede Andrea Peruzy (non indagato), segretario generale di Italianieuropei”.

VISCARDO PAGANELLI Il proprietario della Rotkopf, compagnia aerea su cui volava D’Alema. Attraverso la società Akton ha finanziato Italianieuropei per 15mila euro. Paganelli ha ammesso: “Ho consegnato 40 mila euro a Morichini perché li desse a Pronzato”. Parliamo di Franco Pronzato, ex consigliere di Pierluigi Bersani, poi responsabile Pd per il trasporto aeroportuale e membro del cda Enac. Secondo Paganelli, il versamento era una gratificazione per il consigliere dell’Enac che aveva aiutato la sua compagnia aerea Rotkopf ad avere il certificato COLA necessario per il collegamento con l’Elba. Dopo le ammissioni di Morichini e Pronzato, gli imputati hanno chiesto il patteggiamento.

BRUNO BINASCO Braccio destro di Marcellino Gavio, signore delle autostrade morto di recente, ha versato 20mila euro a Italianieuropei. Binasco è indagato in un filone dell’inchiesta Penati: la vendita alla Provincia di Milano della Milano-Serravalle. La Provincia sborsò 240 milioni per il 15% delle azioni (che il gruppo Gavio aveva acquistato a un prezzo decisamente inferiore). Per i pm di Monza il prezzo potrebbe essere stato “gonfiato” per camuffare tangenti e consentire a Gavio l’acquisto di titoli Bnl partecipando così con Unipol alla scalata alla banca nel 2005.

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