«Zelante esperta negli aforismi»: è la réclame fai-da-te di Zena Rotundi. Leccese, 32 anni, gira l'Italia con una valigia di cartone raccolta nella spazzatura. Dentro, gli arnesi del mestiere: un bloc-notes di fogli verde chiaro, penna d'oca, tappeto «magico», abiti di scena. La vestizione in strada è parte dello spettacolo: via jeans e maglietta, per indossare un lungo abito nero con ampia scollatura. «Così mi trasformo in una creatura dai superpoteri», ironizza l'artista di strada dal multiforme ingegno: statua vivente, suonatrice di flauto traverso e arpa celtica, velista.
MAGRI GUADAGNI - Gli introiti della serata dipendono dall'affluenza e dalla generosità: «A volte racimolo anche un centinaio di euro, nei giorni no pochi spiccioli». La frase su misura intriga per il meccanismo: il medium è caldo, umano, a differenza dei frasari enciclopedici a portata di mouse. La spigolatura su blog e social network, ora nichilista ora melensa, trabocca di pensieri quotati da bignami digitali. Quelli di Zena nascono sul momento, dall'interazione occhi negli occhi: «La sintonia non è sempre immediata. Mi capita di essere pungente se, dall'altra parte, avverto scetticismo». Nel tempo, le possibilità di poetare in piazze e corsi cittadini vanno scemando: «I primi due anni sono stati i più creativi – ammette la sibilla di strada – , dopo un po' si rischia di diventare ripetitivi». Non solo: a mettersi di traverso sono le multe per occupazione abusiva di suolo pubblico. «Avevo un permesso temporaneo – si rammarica Zena – ma è scaduto e non si può rinnovare». Motivo per cui pensa di rispolverare la laurea in filosofia: «Ho presentato domanda di insegnamento a Genova». Al Nord, come mai? «Per amore, ma non solo...». Il suo nome, a quanto pare, sarebbe legato all'ex repubblica marinara: «Mia madre lo ha scelto pensando che significasse “donna” in ebraico. In realtà, deriva dal greco zào (vivere ndr) e ho scoperto che vuol dire anche "genovese"».
Maria Egizia Fiaschetti
01 ottobre 2011
Nessun commento:
Posta un commento