martedì 18 ottobre 2011

Nitto Palma: no a leggi speciali, sì al Daspo


Il ministro della Giustizia Nitto Palma respinge l'idea lanciata dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro di un ritorno alle leggi speciali per frenare le violenze nelle manifestazioni politiche. «C'è un fenomeno che si presenta in termini di drammaticità - ha detto il Guardasigilli nel corso di una conferenza stampa in via Arenula - si deve intervenire sul piano penalistico e processuale come ha dichiarato Maroni». «Poi - ha aggiunto - c'è il discorso di un membro della sinistra che evoca la legge Reale. Non evocherei personalmente mai la legge Reale. Un conto sono le ipotesi di arresti in flagranza differita o di ricorso al Daspo anche per le manifestazioni, altra cosa - sottolinea il ministro- è ipotizzare leggi speciali: non credo che il ministro Maroni voglia veramente la legge reale bis».

I PROVVEDIMENTI - Nel merito dei possibili provvedimenti da adottare, il ministro Palma ha ipotizzato «gli arresti in flagranza differita già previsti per le manifestazioni sportive o un istituto similare al Daspo, che ha già superato il vaglio di costituzionalità della Corte, e impedisce a chi è incappato in violenze in occasione di manifestazioni sportive di partecipare ad altre manifestazioni sportive».

ANNI SETTANTA - Spiegando i motivi della sua contrarietà alla riesumazione della legge Reale, il Guardasigilli ha ricordato che negli anni 70 «vi furono molteplici manifestazioni di piazza e fu usata come l'esempio di una legislazione fatta per colpire le aree di dissenso». In ogni caso, ha affermato ancora Palma, «se vi sarà la necessità di operare normativamente sia sul piano processuale che penale per contenere questo fenomeno che si è dimostrato in tutta la sua drammaticità nella giornata di sabato lo si farà con grande attenzione ai diritti dei cittadini e alle libertà costituzionalmente garantite». «Siamo usciti dal terrorismo senza leggi speciali - ha aggiunto Palma -, riusciremo nello stesso identico modo ad arginare questo fenomeno». Il ministro ha sottolineato come dal suo punto di vista ci sia «la necessità di adeguare l'ordinamento a quello che il mondo reale ci presenta. Se si tratta di adeguare istituti processuali non c'è una specialità della legge ma solo un adeguamento. La legge Reale passò per certi versi come legge speciale, non fu determinante per la sconfitta del terrorismo ma portò a un inasprimento ideologico. Lo Stato democratico - ha concluso Palma - non deve avere paura del dissenso ma favorirlo e punire chi utilizzando il dissenso commette atti illeciti e per certi versi va anche contro la stessa manifestazione». (Fonte: TMNews)

18 ottobre 2011

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