lunedì 28 novembre 2011

A Monti chiedo solo la "Legge del buon esempio"


Ecco qui di seguito l'intervista che ho rilasciato oggi al Corriere della Sera.

La prima cosa da chiarire a questo governo è che di Ici e patrimoniali ed eventualmente pure di pensioni parleremo solo dopo aver presentato agli italiani la legge del buon esempio.

La legge del buon esempio? E che cos’è?
L’ho chiamata così io, mi piace, è un nome eloquente.

Sì, ma che legge è?
È la prima legge che il presidente Monti deve varare. È la legge contro la casta, contro noi politici... deve essere la legge che ci mette in riga, che ci sottrae benefici, prebende, privilegi, auto blu, grigie, viaggi gratuiti, rimborsi spesa e tutto il resto.

Qualcosa del genere dovrebbe essere allo studio dell’esecutivo.
Allo studio? No, scusi, allora non mi sono spiegato: questa deve essere una legge obbligatoria capito? E sa perché è obbligatoria? Perché è l'unica legge che consentirà poi al governo di presentarsi agli italiani e chiedere i sacrifici necessari. Noi politici dobbiamo essere i primi a dare l'esempio

Ne ha parlato con il presidente Monti?
Certo. E poi, guardi, con il presidente Monti sono stato chiaro: questo è un governo di emergenza. Che deve durare solo il tempo di risolvere, appunto, l'emergenza. Se no, da governo istituzionale, diventa governo incostituzionale.

Quindi?
L’ho detto al professore: risolva i nostri guai economici, facciamo il referendum, cambiamo la legge elettorale e, consentendo finalmente agli italiani di scegliersi i propri rappresentanti, andiamo a votare.

E il presidente Monti?

Gentile, mi ha detto: ‘Io non posso garantire la data certa del referendum… sa, devo risolvere tante di quelle emergenze…’. A quel punto gli ho risposto che, va bene, presidente, convengo, non le chiedo una data certa: le chiedo solo di non pretendere di risolverle proprio tutte le emergenze, se no invece che ‘senatore a vita’ avrebbe dovuto farsi nominare ‘presidente del Consiglio a vita’.

Parla come uno del Pdl. Risolvere l’emergenza e poi andare subito al voto.
Ma che c’azzecca, eh? Il Pdl non è nel comitato referendario, e io invece parlo a nome di un milione e duecentomila cittadini.

Parliamo di Ici
Io dico no ad una Ici indistinta.

Si spieghi.

Beh, non si può chiedere di pagare l'Ici ad una giovane coppia che il mutuo l'ha appena acceso, e nemmeno ad un pensionato che, con la sua pensioncina, vive in una casa di proprietà. Insomma i sacrifici non devono essere chiesti alle fasce sociali più deboli.

Patrimoniale.
Sacrosanta! Ma solo su grandi patrimoni. E poi, vede, io penso che per fare quadrare i conti si possano trovare soldi anche in altre maniere... tipo, non so: risparmiando sulle spese militari, colpendo gli evasori, rinunciando a quella follia del ponte sullo Stretto di Messina.

Sottosegretari.
Ci hanno contattato, offrendoci qualche tozzo di pane… Ma ho mantenuto il punto: non ci coinvolgerete. Dev’essere un governo tecnico? E che siano allora tecnici i sottosegretari… il guaio è che bisognerà stare con gli occhi ben aperti, sono dei furbastri… mica me lo dimentico che volevano infilare Gianni Letta a Palazzo Chigi! In quel caso fui durissimo.

Durissimo?
E certo! Dissi: oh, ma scherzate? Quello è stato il braccio destro di Berlusconi! Non vogliamo più vederlo. E devo dire che anche il segretario del Pd, Bersani, convenne.

La foto di Vasto, con lei, Bersani e Vendola: che dobbiamo farci?

Conservatela. Sulla scena politica bipolare, l’accordo programmatico è tra IdV, Pd e Sel. Poi chi si dovesse riconoscere…

Sta pensando a Casini e al Terzo Polo?

Scusi: ma se quello si chiama Terzo, come fa a stare dentro un sistema che ha già due poli?

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