venerdì 11 novembre 2011

Monti entra in aula: applaudito senatore a vita da maggioranza e opposizione



Il neo senatore a vita, Mario Monti, è salto al Quirinale per una decina di minuti. Il motivo era il ritiro della documentazione relativa alla nomina di senatore a vita. Con Napolitano si era, invece incontrato giovedì.

L'APPLAUSO - In mattinata l'esordio di Mario Monti nell'aula del Senato che lo ha accolto con un applauso. Il presidente dell'assemblea di palazzo Madama, Renato Schifani, aprendo la seduta, ha affermato: «Siamo onorati della sua presenza». «Un benvenuto di cuore mio e a nome dell'Assemblea», ha affermato Schifani, ricordando che Monti è stato nominato senatore a vita dal capo dello Stato «per aver illustrato la patria con altissimi meriti scientifici e morali». Poi Schifani ha spiegato che Monti non potrà trattenersi in Aula per i lavori sul ddl stabilità perché «deve seguire le procedure burocratiche del suo insediamento». Infine il presidente del Senato ha concluso: «a nome mio rivolgo a lei il più cordiale e caloroso saluto in questo consesso».

OPPOSIZIONE - Il lungo applauso, in aula a Palazzo Madama, ha accolto il neo- senatore a vita Mario Monti è arrivato dai banchi dell'opposizione e anche da diversi senatori della maggioranza. Più cauti i ministri presenti. Per Monti il primo abbraccio è stato quello di Emma Bonino, poi si sono avvicinati, tra gli altri, Pancho Pardi (Idv), Gianpiero D'Alia (Udc) e Luigi Zanda (Pd). E infine il saluto del capogruppo Pdl Maurizio Gasparri.

«PDL VOTO COMPATTO» -Monti, ha spiegato Schifani, deve svolgere gli adempimenti dopo la sua nomina e per questo il senatore ha già lasciato l'Aula diretto all'ufficio per le prerogative. Saluti a parte, l'accoglienza a Monti appare radiosa. Con il senatore del Pdl Giuseppe Pisanu che ha sottolineato la propria approvazione: «A me basta che sia nominato Monti, questa proposta l'ho fatta io un anno fa». E ha aggiunto: «Penso che ce la farà, il gruppo voterà compatto, come fa a non votarlo?». E alla domanda su quali saranno i possibili ministri, il senatore del Pdl ha risposto: «Ci penserà Monti».

INCARICO - Mario Monti marcia a passi spediti verso l'incarico di formare il governo che subentrerà a Berlusconi. I mercati hanno accolto positivamente l'investitura del presidente della Bocconi, arrivata con la mossa del Quirinale di nominarlo senatore a vita: lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi è sceso a 510 punti, segno che gli investitori si sentono rassicurati dal'arrivo dell'ex commissario europeo che , in un convegno a Berlino ha parlato di «riforme strutturali» per mettere fine ai «privilegi», senza nascondersi che «l'Italia ha un compito enorme» davanti a sè.

«BRUCIARE I TEMPI» - L'intenzione di Giorgio Napolitano, che oggi ha rassicurato Obama, è di bruciare i tempi, anche a costo di rompere le liturgie legate alle crisi di governo: Monti, premier in pectore ma non ancora formalmente designato, è salito in serata al Quirinale: due ore di faccia a faccia con il capo dello Stato per discutere degli impegni e della composizione del nuovo esecutivo. Il capo dello Stato non vuole che si perda tempo, perchè, come aveva sottolineato in mattinata, «l'Italia è di fronte a passaggi difficili e a scelte particolarmente dure per superare la crisi e l'Europa attende con urgenza segni importanti di assunzione di responsabilità». Napolitano è però convinto che gli sforzi avranno successo: «Saremo all'altezza del compito», è la sua previsione che suona come una ulteriore benedizione per Monti.

NAPOLITANO - In parallelo continuano gli incontri internazionali del capo: tra poco dovrà ricevere una telefonata dal presidente francese Nicolas Sarkozy, comeda lui stesso annunciato da Parigi. Mentre pre la serata è previsto l'incontro con il presidente stabile della Ue Herman van Rompuy al Quirinale. Seguirà cena a palazzo Chigi con il premier Silvio Berlusconi. Entrambi i colloqui - riferiscono i suoi collaboratori - sono incentrati sulla situazione dell'Italia e del nuovo governo.

MARCEGAGLIA - «In un momento difficile come questo Mario Monti può essere la persona giusta». La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, lo sottolinea indicando che un nuovo governo deve nascere «con un obiettivo molto chiaro: fare le riforme che l'Europa ci ha chiesto e che fino ad oggi non siamo in grado di fare». Con lo spread Btp-Bund a questi livelli, avverte, «il Paese non resta in piedi».

Redazione Online
11 novembre 2011

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